Personaggi Archivi - Fashionlife Magazine https://www.fashionlifemagazine.com/category/personaggi/ tutto su cultura, attualità, bellezza, luxury ... Fri, 15 Nov 2024 10:24:00 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.fashionlifemagazine.com/wp-content/uploads/2025/02/cropped-Icon_fashionlifemagazine-32x32.png Personaggi Archivi - Fashionlife Magazine https://www.fashionlifemagazine.com/category/personaggi/ 32 32 LA VISIONE PIONIERISTICA DI PATRIZIA ANGELOTTI, CEO DI ACCURATE https://www.fashionlifemagazine.com/la-visione-pioneristica-di-patrizia-angelotti-ceo-di-accurate/ https://www.fashionlifemagazine.com/la-visione-pioneristica-di-patrizia-angelotti-ceo-di-accurate/#respond Wed, 13 Nov 2024 11:53:04 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7738 La manager che sta conquistando il plauso del mondo con i suoi Centri di Simulazione al servizio della formazione in sanità L’imprenditrice parmense, laureata in Fisica Patrizia Angelotti, sta letteralmente rivoluzionando il settore della sanità grazie al suo sogno, ma soprattutto alla sua visione dai tempi universitari, di mettere in simbiosi scienza, informatica, tecnologia e…

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La manager che sta conquistando il plauso del mondo con i suoi Centri di Simulazione al servizio della formazione in sanità


“Tu non puoi prevenire l’errore se non hai le competenze necessarie per evitarlo”.

L’imprenditrice parmense, laureata in Fisica Patrizia Angelotti, sta letteralmente rivoluzionando il settore della sanità grazie al suo sogno, ma soprattutto alla sua visione dai tempi universitari, di mettere in simbiosi scienza, informatica, tecnologia e formazione medica. E’ il progetto avveniristico del team di ingegneri specializzati e tecnici guidati dalla frontwoman di ‘Accurate’, azienda del gruppo Digit’ed,con sedi in Emilia Romagna e basi operative a Roma e Milano, specializzata nell’ideazione, realizzazione e allestimento di Centri di Simulazione Medica Avanzata, chiavi in mano! 

Tutto nasce da una convinzione, o meglio, da un’atavica illuminazione della Dott.ssa Angelotti sul mettere a disposizione risorse umane, tecnologiche e – oseremmo noi aggiungere – futuristiche al servizio del bene collettivo, a partire dalla analisi dei fabbisogni formativi degli operatori sanitari, per poi concentrarsi sulla progettazione e brevettazione di strumenti tecnologici dedicati a soddisfare le necessità formative della classe medica. Ma anche alla ideazione e realizzazione di spazi in cui i pazienti reali sono sostituiti da robot umanoidi, per addestrare professionisti sanitari in situazioni cliniche difficili che possono richiedere procedure mediche complesse, decisioni in situazioni di emergenza oltre ad abilità comunicative, il tutto in un ambiente sicuro e controllato. L’obiettivo è preparare i sanitari a gestire meglio le sfide reali che incontreranno nel loro lavoro senza rischi per i pazienti.

Una squadra di 100 professionisti coinvolti con 85 centri realizzati, una capillare rete di distribuzione a livello internazionale, 10 milioni di giro d’affari continuamente in crescita e un importante valore aggiunto per branche fondamentali quali:l’anestesia e rianimazione, la cardiologia, la neonatologia, la chirurgia pediatrica, toracica e vascolare, la diagnostica, ginecologia e ostetricia, infermieristica, oncologica, pneumologia e reumatologia, fino a estendersi a tutte le aree terapeutiche. 

Tra gli ultimi successi è di pochi giorni fa l’inaugurazione del centro di simulazione medica avanzata dedicato alla formazione degli operatori sanitari con la prima sala immersiva multisensoriale d’Europa, presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, alla presenza del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Un Simulation Center di 400 metri quadrati all’interno del moderno edificio CU.Bo a impatto energetico “quasi zero”, suddivisi in spazi attrezzati per favorire l’apprendimento attraverso le nuove tecnologie, promuovere progetti di ricerca e open innovation nel settore Health-Tech-Sustainability.

Patrizia, tutto parte? 

Nel 2010, quando ho fondato Accurate insieme ad un ingegnere biomedico. Mi sono laureata a Parma (mia città d’origine) in fisica, con specializzazione in biomedica. Discusso la tesi al CNR di Bologna all’Istituto di Radiazioni Extraterrestri, con una tesi di ricerca su un rivelatore al tellururo di cadmio per identificare il linfonodo sentinella del tumore alla mammella. Dopo la laurea ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della tecnologia in medicina con particolari applicazioni nell’ambito della simulazione medica avanzata. Il mio sogno di partenza era realizzare una società che lavorasse nella formazione sanitaria ad elevato supporto tecnologico in tutte le aree terapeutiche con l’obiettivo di portare in quell’ambito quello che si faceva e che si fa nell’aviazione, cioè nessun pilota prenderebbe i comandi di un aereo senza prima aver completato un ampio addestramento al simulatore di volo.

Ci spieghi meglio…

Siamo un’azienda di frontiera, quindi lavoriamo con la tecnologia di ultima generazione. In sostanza non puoi acquisire esperienza attraverso eventi rari, perché sono rari, ma la volta che si verificano possono essere decisivi per la sicurezza e la vita del pilota e dei passeggeri di cui ha la responsabilità. Quindi il simulatore di volo consente al pilota di accumulare esperienza in situazioni di emergenza, preparandolo a gestire eventi che qualora accadessero, richiederebbero una risposta immediata e precisa. Grazie al simulatore, il pilota si allena a riconoscere e affrontare anche le situazioni più improbabili, garantendo così la massima sicurezza possibile durante il volo.

E’ traslato in medicina il concetto?

Anche in medicina, i professionisti si trovano ad affrontare eventi complessi e situazioni ad alto rischio che proprio per la loro rarità e difficoltà, non possono essere apprese direttamente sul campo. L’addestramento su pazienti reali sarebbe troppo pericoloso, poiché un errore potrebbe non solo compromettere la carriera del medico, ma soprattutto mettere a repentaglio la vita stessa del paziente. Ecco perché il simulatore, proprio come per i piloti, diventa uno strumento essenziale: permette ai medici di acquisire competenze ed esperienza in un ambiente sicuro, replicando scenari critici e acquisendo la prontezza necessaria per affrontarli con sicurezza nella pratica clinica

I vari step?

L’azienda l’abbiamo aperta a Cesena per esigenza di ingegneri biomedici in quanto l’Università di Ingegneria Biomedica di Bologna è distaccata a Cesena. Dal 2010 a oggi abbiamo avuto una crescita importante con la creazione di molti centri di simulazione all’interno di istituzioni pubbliche e private e l’erogazione di progetti formativi nazionali e internazionali

Operate principalmente con istituzioni dunque?

Sì, principalmente università e ospedali. Non solo con la progettazione di centri di simulazione, ma attraverso soluzioni hardware e software brevettate e integrate anche da importanti multinazionali nei loro sistemi formativi. Coinvolgiamo poi diversi migliaia di professionisti sanitari ogni anno in percorsi di training all’interno dei nostri ospedali virtuali.

Inoltre grazie all’acquisizione del 70% di Accurate da parte di Digit’ed, un dei principali player della formazione a livello europeo, siamo entrati in un gruppo che ha come obiettivo quello di sviluppare un’offerta formativa sempre più completa e, integrata per le grandi aziende, le PMI e a 360 gradi per tutti i professionisti.

Cosa ha significato Digit’ed? 

Per Accurate, l’ingresso nel gruppo Digit’ed ha rappresentato una trasformazione significativa: siamo partiti come ‘artigiani’ con una grande passione e una visione ambiziosa, e oggi siamo parte di un gruppo che supera i 150 milioni di euro. Questo traguardo è il risultato di un sogno che si è concretizzato nel tempo grazie alla determinazione e al lavoro di squadra.

Ultimi progetti di Accurate?

In 15 giorni abbiamo inaugurato due centri, uno è a Verduno, nelle Langhe, l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero, un progetto straordinario realizzato grazie alla Fondazione Ospedale Alba-Bra, con il contributo di Maria Franca e Giovanni Ferrero e l’altro – recentissimo – il centro di simulazione completamente disegnato sugli obiettivi formativi del Campus Biomedico di Roma, con una esclusiva sala immersiva multisensoriale, appositamente realizzata da noi. Unica! Perché consente non solo di affinare le capacità, le competenze tecniche e cliniche del medico, ma soprattutto garantisce un’immersività dal punto di vista cognitivo ed emotivo che permette al medico di allenarsi in situazioni ad elevato stress. 

Sguardo in avanti? Cosa si vede?

Si vede il congresso mondiale di simulazione in Florida, dove presenteremo due esclusive molto importanti nell’ambito della formazione medica e a seguire saremo all’Arab Health a Dubai con novità rilevanti che vedono coniugate realtà virtuale, intelligenza artificiale e gaming in ambito sanitario per la formazione. e poi tante altre inaugurazioni di Centri di Simulazione in vista a partire da quello dedicato alla neonatologia ed ostetricia del Fatebenefratelli di Napoli.

Visione esportata anche all’estero?

Assolutamente sì, stiamo vendendo il nostro Made in Italy in tutto il mondo. Attualmente abbiamo una quarantina di distributori fuori confine e siamo in grado di erogare corsi di simulazione avanzata capillarmente in tutto il mondo grazie ad aule tecnologiche mobili e ad una squadra di ingegneri specializzati.

Mission a medio e lungo termine?

Il principale obiettivo è che la metodologia didattica della simulazione diventi un standard accessibile a tutti i professionisti sanitari, perché significherebbe attuare strategie concrete di prevenzione dell’errore, garantire sempre più sicurezza al paziente e qualità delle cure.

le istituzioni in questo sono già molto sensibili. Ci auguriamo quindi che presto la simulazione avanzata sia integrata nel sistema e non a scelta del buon cuore della singola istituzione, solo così farà davvero la differenza..

E… 

e che non ci siano aree terapeutiche in cui non siano disponibili simulatori per la formazione hands o come per esempio l’oncologia o alcuni ambiti delle neuroscienze. Abbiamo invece appena brevettato e lanciato sul mercato il simulatore per gestire le complicanze legate alle procedure iniettive in medicina estetica, un tema molto  attuale.

Addentriamoci. Ci spieghi meglio 

Le complicanze in medicina estetica, come infezioni, necrosi o reazioni allergiche, possono avere conseguenze anche gravi. La simulazione consente ai professionisti di riconoscere i segnali precoci e di intervenire tempestivamente, riducendo il rischio di danni permanenti e migliorando gli esiti per il paziente. Quindi come azienda continuiamo ad investire in ricerca e sviluppo per fare in modo che ogni area terapeutica possa avere simulatori per affinare le competenze degli operatori sanitari e garantire maggiore sicurezza al paziente! Il nostro motto che campeggia all’ingresso del nostro, Innovation Center, è chiaro :“Mai la prima volta sul paziente”.

Ed infine l’intelligenza artificiale che abbiamo integrato nella nostra piattaforma e learning per meglio identificare i bisogni del professionista e proporre dei percorsi formativi tailor-made in base alla sua specialità, in base al suo grado di competenze, in base alla storia del suo percorso formativo e alle sue disponibilità in termini di tempo.

Patrizia Angelotti imprenditrice di successo. Ma la sfera personale?

Sono una donna che sa distinguere tra la sfera privata e quella lavorativa. Il mio successo si fonda su valori fondamentali a cui non rinuncio, i quali mi permettono di mantenere un sano equilibrio. Grazie a questa armonia, riesco a concentrarmi e a dare il meglio di me anche sul lavoro, affrontando le sfide con serenità.

Un consiglio in ambito lavorativo alle donne di oggi?

L’Istat indica che ancora oggi la maggior parte delle donne scelgono indirizzi umanistici nel loro percorso di studi. Consiglio di prendere in considerazione gli ambiti STEM perchè possono dare un importante contributo allo sviluppo in questo contesto!

Per il resto, quando una persona ha la volontà e il forte desiderio di dare fare la differenza con il proprio contributo e le proprie competenze, sia donna o uomo non conta. Affermo spesso alle mie collaboratrici: tu matura le tue competenze, fai le cose e falle bene. Vedrai i risultati. 

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Danilo Iervolino e il suo sogno delle Università digitali  https://www.fashionlifemagazine.com/danilo-iervolino-e-il-suo-sogno-delle-universita-digitali/ https://www.fashionlifemagazine.com/danilo-iervolino-e-il-suo-sogno-delle-universita-digitali/#respond Sun, 10 Nov 2024 17:34:01 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7569 Atenei online sempre più in crescita nel panorama universitario italiano diversi, in modo particolare quelli che riguardano il campo della tecnologia, dell’istruzione e negli tempi dell’informazione economico-finanziaria. Dopo la laurea inizia a sviluppare programmi di master online, compiendo la sua prima incursione nel mondo della formazione online. Negli anni 2000 un viaggio negli Stati Uniti gli fa…

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Atenei online sempre più in crescita nel panorama universitario italiano

diversi, in modo particolare quelli che riguardano il campo della tecnologia, dell’istruzione e negli tempi dell’informazione economico-finanziaria.

Dopo la laurea inizia a sviluppare programmi di master online, compiendo la sua prima incursione nel mondo della formazione online. Negli anni 2000 un viaggio negli Stati Uniti gli fa scoprire che l’apprendimento online era un fenomeno già ampiamente accettato rispetto quanto accadeva in Italia. Inizia così a studiare l’Università di Phoenix come modello e un’idea di formazione online efficace ed efficiente. Nel 2003 il governo italiano approva una legge che permette di creare Università online, così nel 2006 decide di mettere in pratica le sue idee e fonda l’Università Telematica Pegaso. Dai primi 65 studenti nel giro di pochi anni i numeri sia dei Corsi universitari che degli studenti cresce tanto che nel 2010 i corsi offerti a più di 1.200 studenti sono circa 200. Nel 2013 gli iscritti ai suoi corsi sono più di 30.000. Due anni dopo, Iervolino acquista l’Universitas Mercatorum, un’università online fondata dalle Camere di Commercio italiane, rivolta a imprenditori e lavoratori interessati a una formazione part-time. Continuando a investire in tecnologia, strutture, personale e professori, in pochi anni raggiunge il successo e nel 2019 la società Multiversity, comprendente sia Pegaso che Mercatorum, conta 80.000 studenti e 70 sedi d’esame sparse in tutta Italia, rendendola la seconda Università più grande del Paese, dopo la storica Università La Sapienza di Roma. Con il covid l’apprendimento a distanza aumenta notevolmente così come gli iscritti. 

Nel 2021 la Multiversity di Iervolino supera il traguardo dei 100.000 studenti, diventando una delle più grandi università online d’Europa. L’imprenditore realizza ciò che si era prefissato ovvero costruire un colosso dell’apprendimento online trasformando il panorama dell’istruzione in Italia. Applicando l’innovazione al settore della formazione universitaria e anticipandone i principali trend, l’imprenditore campano ha saputo attrarre alcuni operatori leader nel mondo della finanza che, nel corso degli anni, hanno supportato la crescita del gruppo, rilevandone poi il controllo nel 2021.

Un unicum non solo nel panorama imprenditoriale italiano, ma anche nel mondo della tecnologia. Si parla non a caso di e-learning dove la parola internet gioca un ruolo di primo piano e i tassi di crescita di questo settore sono a doppia cifra. Con la pandemia di Covid-19, l’apprendimento online ha registrato un’impennata senza precedenti e non si è più fermata, tanto che nel 2024, a livello mondiale, il settore delle Università online dovrebbe registrare un giro d’affari pari a 112 miliardi di dollari secondo Statista Market Insights.

In Italia gli Atenei digitali sono ormai una realtà consolidata nel panorama universitario offrendo una vasta gamma di Corsi di laurea, Master e Corsi di formazione online. 

A testimoniare il successo di questa modalità di studio sono i dati relativi agli studenti iscritti ai corsi. Un dato che è quintuplicato in 10 anni, salendo dal 2,6% al 13,1% del totale degli universitari. Nel 2022/23 sono oltre 251.000. 

A fare il punto è l’Osservatorio sulle università telematiche 2024 di Atenei Online.
I vantaggi dell’e-learning sono fin troppo evidenti, soprattutto per gli studenti lavoratori e per chi non può allontanarsi per vari motivi dalla propria città per proseguire gli studi.
Negli ultimi anni è più che raddoppiata anche l’offerta formativa con i corsi di studio passati dai 70 del 2011 ai 250 del 2024. Quasi la metà (45,6%) afferiscono all’ambito economico, giuridico e sociale; seguono i corsi di studio in ambito Stem (25,5%) e artistico, letterario ed educativo (22,1%), mentre il 6,7% sono di pertinenza del settore sanitario e agro-veterinario.

Il successo di Iervolino è testimoniato dai multipli che misurano la crescita del valore di mercato di questi atenei online. Basti pensare che Multiversity è stata venduta da Iervolino a CvC a 1,2 miliardi di euro nel 2021 ed oggi, a distanza di tre anni, è stata rivenduta ad oltre 4 miliardi di euro.

Creare un unicorno in Italia è difficilissimo, ma Danilo Iervolino è riuscito a farlo al Sud nonostante la prima cessione, quella del 2021, sia arrivata nel bel mezzo di un’inchiesta, ma – ca va san dire – per chi crede nei propri sogni la tenacia premia, e volere è – sovente – potere!

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Sonia Aquino, una vita tra famiglia e carriera https://www.fashionlifemagazine.com/sonia-aquino-una-vita-tra-famiglia-e-carriera/ https://www.fashionlifemagazine.com/sonia-aquino-una-vita-tra-famiglia-e-carriera/#respond Wed, 30 Oct 2024 16:26:38 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7252 In questa intervista l’attrice Sonia Aquino ci racconta la sua carriera, il legame con la famiglia e le scelte che hanno plasmato la sua vita, sia sul piano personale che professionale. Dai suoi esordi nell’arte della recitazione fino ai successi nel cinema e in televisione, emerge un percorso fatto di talento e determinazione, supportato dall’amore…

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In questa intervista l’attrice Sonia Aquino ci racconta la sua carriera, il legame con la famiglia e le scelte che hanno plasmato la sua vita, sia sul piano personale che professionale. Dai suoi esordi nell’arte della recitazione fino ai successi nel cinema e in televisione, emerge un percorso fatto di talento e determinazione, supportato dall’amore per il figlio e dal sostegno dei suoi cari.

Nella nuova stagione della fiction Mediaset Una famiglia per bene 2, Sonia interpreta Angelica, la moglie di un boss mafioso. Quest’anno, il suo personaggio assume sfumature più drammatiche e complesse, offrendo al pubblico uno spaccato intenso della sua vita. Angelica non è solo una donna di forza e carattere, ma nasconde anche lati vulnerabili che Sonia ha saputo portare in scena con grande intensità, dando al personaggio un profondo realismo che arricchisce la trama della serie.

Che ci racconta del suo ruolo che interpreta in “Una famiglia per bene 2”? Sono Angelica, la moglie di un boss. Quest’anno, il mio personaggio avrà un lato più drammatico e complesso.

Com’è nato il suo amore per la recitazione? Fin dalle elementari, quando organizzavo spettacoli teatrali con un’amica per le nostre famiglie. Al liceo, mi iscrissi a un’associazione culturale, e da lì decisi di tentare il Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma. Essere ammessa fu una grande gioia.

Come ha vissuto l’esperienza nel concorso di Miss Irpinia? Fu mia madre a iscrivermi, e vinsi a soli 14 anni. Per me fu solo una curiosità, ma quell’esperienza mi avvicinò ancora di più al mondo dello spettacolo.

La sua famiglia ha sempre appoggiato i suoi sogni? Sì, mia madre è stata la mia sostenitrice principale. Mio padre, un po’ più geloso, avrebbe preferito per me una carriera “normale”. Tuttavia, mia madre mi ha sempre incoraggiata a seguire i miei sogni, anche nei momenti più difficili.

Perché ha deciso di restare in Italia e non accettare le proposte dall’America? Dopo aver recitato nel film “Tu chiamami Peter” e vissuto esperienze incredibili con attori come Geoffrey Rush e Charlize Theron, ricevetti delle offerte da Hollywood. Tuttavia, scelsi di restare in Italia per mantenere il controllo sulla mia vita.

Qual è il suo rapporto con suo figlio Francesco? Abbiamo un rapporto molto aperto. Francesco è orgoglioso di me e condivide la mia passione per il cinema. Io cerco di essere una madre protettiva e lo aiuto a esplorare e comprendere le sue emozioni.

Progetti futuri e vita sentimentale? Ho un progetto interessante in cantiere, ma non posso rivelare ancora nulla. Per quanto riguarda la vita sentimentale, sono single e preferisco una relazione autentica che non comprometta la mia indipendenza.

Perché ha scelto la famiglia invece di una carriera a Hollywood? Ho deciso di essere presente per mio figlio Francesco, anche rifiutando un provino per Woody Allen per dedicarmi alla maternità.

Come ha vissuto il ritorno ad Avellino? Dopo la nascita di Francesco e la separazione dal padre, ho scelto di tornare vicino ai miei genitori. Ora che Francesco è cresciuto, riesco a gestire meglio il mio tempo tra famiglia e lavoro.

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Un Appuntamento Imperdibile per Esplorare l’Energia Femminile al Teatro Eleonora Duse https://www.fashionlifemagazine.com/un-appuntamento-imperdibile-per-esplorare-lenergia-femminile-al-teatro-eleonora-duse/ https://www.fashionlifemagazine.com/un-appuntamento-imperdibile-per-esplorare-lenergia-femminile-al-teatro-eleonora-duse/#respond Wed, 23 Oct 2024 08:44:20 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6951 L’Associazione Culturale Asolo Arte, guidata da Elisa Cannelli, presenta un evento unico incentrato sull’energia femminile e il suo ruolo cruciale nel futuro. Il 24 ottobre alle 18:00, nella suggestiva cornice del Teatro Eleonora Duse di Asolo, si terrà un dibattito aperto dal titolo: “L’importanza dell’energia femminile per l’era che verrà”. La serata sarà dedicata a…

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L’Associazione Culturale Asolo Arte, guidata da Elisa Cannelli, presenta un evento unico incentrato sull’energia femminile e il suo ruolo cruciale nel futuro. Il 24 ottobre alle 18:00, nella suggestiva cornice del Teatro Eleonora Duse di Asolo, si terrà un dibattito aperto dal titolo: “L’importanza dell’energia femminile per l’era che verrà”.

La serata sarà dedicata a tre figure femminili che hanno profondamente segnato la storia di Asolo: Caterina Cornaro, Freya Stark ed Eleonora Duse. Sarà un’occasione per riflettere sul loro impatto culturale e sull’energia vitale che hanno incarnato. A guidare la discussione sarà la professoressa Maria Pagani, storica di fama, che offrirà uno sguardo approfondito sulla vita e il lascito di Eleonora Duse.

Accanto a lei, parteciperanno al dibattito il giornalista Gabriele Sannino e il professor Alessandro Sieni, in un confronto che esplorerà il ruolo delle donne nella società e nella cultura contemporanea. L’evento verrà introdotto dalla giornalista Gabriella Chiarappa, che omaggerà Eleonora Duse con una riflessione sul suo rapporto con il teatro, il centro pulsante della sua vita, nonostante le difficoltà personali.

 Eleonora Duse

Uno dei momenti salienti della serata sarà la proiezione in anteprima nazionale del video musicale “ELEONORA D. Donna-Divina-Duse”, un omaggio visivo realizzato dalle registe Katia Sala ed Elena Romano, accompagnato da una colonna sonora originale del compositore Davide Ferrario, noto per le sue collaborazioni con grandi artisti. Questo tributo renderà omaggio alla forza e alla grazia di Eleonora Duse, un’artista capace di trasformare le sue sfide personali in arte.

L’evento offrirà al pubblico l’opportunità di esplorare le vite di tre donne straordinarie, che hanno rappresentato l’avanguardia del loro tempo e che continuano a ispirare con la loro eredità culturale. La prof.ssa Pagani guiderà i presenti in un viaggio tra storia e società, svelando aspetti inediti della vita di Eleonora Duse e di come essa abbia costantemente rigenerato la sua energia vitale di fronte alle avversità.

Un appuntamento imperdibile per chi desidera riflettere sul potere dell’energia femminile e il suo potenziale impatto sulle dinamiche future. Vi aspettiamo il 24 ottobre al Teatro Eleonora Duse di Asolo per una serata che promette di ispirare e stimolare nuove riflessioni. Un ringraziamento speciale va alla Galleria Browning, Ubik Asolo, Alchimie Venete e Gioielleria Rosso di Asolo.

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Cultura, arte e benessere nei Colli Euganei, grande successo per (Re)Generation Festival https://www.fashionlifemagazine.com/cultura-arte-e-benessere-nei-colli-euganei-grande-successo-per-regeneration-festival/ https://www.fashionlifemagazine.com/cultura-arte-e-benessere-nei-colli-euganei-grande-successo-per-regeneration-festival/#respond Mon, 21 Oct 2024 22:35:38 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6998 Il territorio delle Terme e dei Colli Euganei ha recentemente ospitato con grande successo la prima edizione del (Re)Generation Festival, una manifestazione multidisciplinare che ha trasformato per tre giorni il cuore della più grande stazione termale d’Europa in un palcoscenico di benessere e cultura. L'evento ha invitato il pubblico a esplorare il tema del benessere, profondamente radicato nell’identità di questi luoghi, attraverso un inedito connubio tra arte, sport, enogastronomia e incontri culturali.

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Il territorio delle Terme e dei Colli Euganei ha recentemente ospitato con grande successo la prima edizione del (Re)Generation Festival, una manifestazione multidisciplinare che ha trasformato per tre giorni il cuore della più grande stazione termale d’Europa in un palcoscenico di benessere e cultura. L’evento ha invitato il pubblico a esplorare il tema del benessere, profondamente radicato nell’identità di questi luoghi, attraverso un inedito connubio tra arte, sport, enogastronomia e incontri culturali.

Un Festival per celebrare l’unicità dei Colli Euganei

L’iniziativa è stata organizzata dal Consorzio Veneto Terme Colli Marketing, in collaborazione con i Comuni di Montegrotto Terme e Abano Terme, con l’obiettivo di raccontare e valorizzare la storica tradizione termale del territorio e la sua unicità. Il festival ha visto il Castello del Catajo trasformarsi in un suggestivo teatro di eventi, con oltre 70 iniziative distribuite nell’intera area dei Colli Euganei, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e variegata.

L’Arte in primo piano: la mostra di Maurizio Galimberti a cura di Ildo Damiano

A inaugurare il festival è stata la mostra GenerAzioni. I mosaici in movimento di Maurizio Galimberti, a cura del giornalista e curatore Ildo Damiano. L’esposizione ha offerto una retrospettiva sulla carriera del celebre fotografo, noto per i suoi “mosaici” che immortalano personaggi famosi, luoghi iconici e città di tutto il mondo. Per l’occasione, Galimberti ha presentato un’opera inedita, Studio n.3 – 11 May 2024, un tributo simbolico al territorio dei Colli Euganei. L’opera, un caleidoscopio futurista, celebra la vitalità e la rigenerazione attraverso simboli come l’acqua perpetua di una fontana, la scultura classica che rappresenta la figura umana e l’ombra della mano dell’artista che dona nuova vita agli elementi della composizione. Questo lavoro, caratteristico dello stile di Galimberti, costituisce un omaggio alla giovinezza e al benessere del territorio.

Dialoghi, musica e arte: il Castello del Catajo come centro culturale

Il programma del festival ha offerto numerosi momenti di riflessione e intrattenimento. Il Pop Talk Arte&Cultura: Rigenerarsi con l’arte ha esplorato il potere trasformativo dell’arte grazie agli interventi dell’artista Maurizio Galimberti, del critico Nicolas Ballario e del filosofo Luca Illetterati, moderati dalla conduttrice televisiva Camila Raznovich. In serata, la terrazza del castello è diventata il punto di incontro per aperitivi al tramonto, accompagnati da un dj set del cantautore Jack Jaselli, noto per le sue collaborazioni con artisti internazionali come Ben Harper e Jovanotti. A conclusione della giornata, la Corte dei Giganti ha ospitato il live della celebre cantautrice Malika Ayane, che ha incantato il pubblico con un’esibizione intima dei suoi brani più significativi che hanno forgiato e ispirato la sua storia artistica.

Un’offerta multisensoriale: food village e nextgen stage

Il Food Village ha rappresentato un’occasione per scoprire le eccellenze enogastronomiche locali, con un percorso creato ad hoc a cura di Strada del Vino dei Colli Euganei. Parallelamente, il palco Nextgen Stage ha dato spazio ai giovani talenti musicali emergenti, tra cui il pianista Davide Scarabottolo, la cantautrice Sara Sgarabottolo e il rapper Sir Giove, offrendo una piattaforma per le nuove generazioni.

Benessere e attività fisica: yoga, meditazione e pop talk sport&natura

Il festival ha riservato un’attenzione particolare anche al benessere fisico e mentale con sessioni di ashtanga yoga e workshop di mindfulness. Il Pop Talk Sport&Natura: Rigenerazione in azione ha esplorato il legame tra attività fisica, natura ed equilibrio psico-fisico, con interventi di esperti e sportivi come Franz Mühlbauer, scienziato sportivo, e Silvia Loreggian, alpinista e climber.

Il dialogo sul benessere: pop talk terme&salute

Un altro momento chiave del festival è stato il Pop Talk Terme&Salute: La scelta del benessere, che ha approfondito l’importanza delle pratiche salutari e del termalismo per una vita più lunga e sana. Moderato da Camila Raznovich, l’incontro ha visto la partecipazione di esperti come il dietologo Damiano Galimberti e personalità del mondo dello spettacolo come Maria Pia CalzoneYvonne Sciò.

Cultura del cibo e vino: pop talk food&wine

Il legame tra alimentazione e benessere è stato esplorato nel Pop Talk Food&Wine: Vivi come mangi, con contributi della chef Vania Ghedini, della sommelier Giulia Sattin e della produttrice vinicola Elisa Dilavanzo. L’incontro ha messo in luce come un approccio consapevole all’alimentazione possa migliorare la qualità della vita e promuovere uno stile di vita autentico e rigenerativo.

Il Festival e visioni future

A chiudere il festival, il live di Colapesce Dimartino, duo di cantautori siciliani, che ha dedicato un’esibizione speciale ai brani che hanno segnato la loro carriera, celebrando il dialogo generazionale, tema centrale del progetto. Il festival si è concluso con il Pop Talk – Il territorio: i prossimi Colli Euganei, un dibattito sul futuro del turismo sostenibile nella regione, moderato da Omar Schillaci di Sky TG24. Rappresentanti istituzionali, tra cui i sindaci di Montegrotto e Abano Terme, hanno discusso delle strategie per trasformare i Colli Euganei in un modello di turismo responsabile. Il (Re)Generation Festival è stato realizzato grazie alla collaborazione di importanti enti e sponsor, tra cui la Camera di Commercio di Padova, la Regione Veneto, e il Ministero del Turismo, e ha ricevuto il supporto di partner come Trivellato Mercedes e Busitalia Veneto. Questa prima edizione del festival ha dimostrato come il territorio dei Colli Euganei possa essere un punto di riferimento per il turismo culturale e rigenerativo, promuovendo un modello che unisce tradizione, innovazione e sostenibilità.

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Clooney & Pitt a Venezia: Un Duetto da Red Carpet Che Fa Divertire Tutti https://www.fashionlifemagazine.com/clooney-pitt-a-venezia-un-duetto-da-red-carpet-che-fa-divertire/ https://www.fashionlifemagazine.com/clooney-pitt-a-venezia-un-duetto-da-red-carpet-che-fa-divertire/#respond Wed, 11 Sep 2024 17:12:58 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6376 L’81ª edizione del Festival del Cinema di Venezia è stata sensazionale, ma l’arrivo di George Clooney e Brad Pitt ha portato l’evento a un altro livello. Quando due leggende del cinema mondiale arrivano su un motoscafo, col sorriso da star e la voglia di divertirsi, non c’è red carpet che tenga: diventa uno show a…

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L’81ª edizione del Festival del Cinema di Venezia è stata sensazionale, ma l’arrivo di George Clooney e Brad Pitt ha portato l’evento a un altro livello.

Quando due leggende del cinema mondiale arrivano su un motoscafo, col sorriso da star e la voglia di divertirsi, non c’è red carpet che tenga: diventa uno show a sé. Protagonisti del film “Wolfs” di Jon Watts, Clooney e Pitt hanno conquistato tutti.

Clooney & Pitt
George Clooney e Brad Pitt al photocall di Wolfs – Lupi solitari durante l’81esima Mostra del Cinema di Venezia – Stephane Cardinale – Corbis/Getty Images

Il tempo sembra non essere passato per loro, e la loro ironia, mischiata a una semplicità disarmante, ha catturato il cuore dei presenti, tutti pronti ad applaudirli e immortalarli in uno scatto.

Una cosa è certa: sono un esempio che molti VIP italiani farebbero bene a seguire, visto che di umiltà, da quelle parti, se ne vede poca.

Clooney & Pitt

Immaginate la scena: Clooney con il fascino da gentleman, Pitt con quel sorriso scanzonato. Appena arrivati, hanno subito fatto capire che il divertimento sarebbe stato il protagonista.

Hanno persino ballato sul tappeto rosso, tra risate e sorrisi complici, come due amici che si ritrovano dopo anni.

Il colpo di genio? Senza pensarci troppo, si sono uniti ai fotografi, mettendosi loro in posa, come se fossero turisti qualunque in vacanza.

Clooney e Pitt, superstar tra i paparazzi, un’immagine che dice tutto sulla loro capacità di non prendersi mai troppo sul serio.

E come ciliegina sulla torta, alla fine della proiezione di Wolfs, si sono abbracciati tra gli applausi, dimostrando che la loro amicizia è autentica e profonda. Cosa ci insegnano George e Brad? Che anche le più grandi star possono essere semplici e genuine.

E che a Venezia, tra lusso e glamour, c’è sempre spazio per un po’ di sano divertimento. Chi altro avrebbe potuto farlo con così tanto stile?

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Pop Royal, il drink di un dandy contemporaneo  https://www.fashionlifemagazine.com/pop-royal-il-drink-di-un-dandy-contemporaneo/ https://www.fashionlifemagazine.com/pop-royal-il-drink-di-un-dandy-contemporaneo/#respond Tue, 23 Jul 2024 10:01:45 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6000 Pop Royal è il drink più di successo del momento a base rum, inventato da Matteo Melara con Brugal 1888. Matteo Melara è uno dei volti più noti nel mondo del bartending e della  mixology contemporanea. Oggi Brand Ambassador di Brugal Rum, brand dominicano di rum ultra-premium, Matteo ha girato il mondo cercando sempre ispirazione…

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Pop Royal è il drink più di successo del momento a base rum, inventato da Matteo Melara con Brugal 1888.

Matteo Melara è uno dei volti più noti nel mondo del bartending e della  mixology contemporanea.

Oggi Brand Ambassador di Brugal Rum, brand dominicano di rum ultra-premium, Matteo ha girato il mondo cercando sempre ispirazione e nuovi segreti da aggiungere al suo bagaglio di conoscenze.

Il suo percorso formativo a Milano presso la prestigiosa Flair Academy e alla European Bartender School, che lo ha portato a ricevere la nomina di Miglior Istruttore al mondo nel 2015 , ha dato le basi per lanciarlo nell’industria del beverage.

Curiosità e passione hanno diretto Matteo Melara  verso uno spirit in particolare, il Rum, con cui ha trovato la connessione perfetta.

Il rum, con le sue innumerevoli sfumature e aromi hanno catturato l’ispirazione di Matteo che continua a coltivare con l’azienda Brugal https://www.brugal-rum.com/it-it, distribuito in Italia dal Gruppo Velier https://www.velier.it/it/, medaglia d’oro nel 2021, al New York International Spirits Competition, come Distilleria di Rum dell’anno della Repubblica Domenicana.

Brugal Rum

Una storia che inizia nel 1888 quando Don Andrès Brugal Montaner fonda una nuova realtà, la Brugal & Co. e nel 1897 si trasferisce a Puerto Plata in Repubblica Domenicana iniziando a produrre rum di qualità. Le bottiglie di Brugal 1888 si distinguono per una retina che le avvolge, impreziosendone anche l’immagine. 

Oggi i Maestros Roneros, Jasil Villanueva e Miguel Ripoll rappresentano la quinta generazione e selezionano le migliori  botti per l’invecchaimento di Brugal.


Pop Royal

Matteo Melara oltre ad essere comunicatore perfetto per Brugal ha creato  il drink perfetto con Brugal 1888.


Brugal 1888 è un rum morbido e rotondo. Maturato prima 8 anni in botti di rovere bianco americano ex bourbon, dopodichè altri 6 anni in rovere rosso europeo di sherry, ha assimilato note aromatiche di caramello e vaniglia. Questi suoi caratteristici toni burrosi e zuccherati, con finale sapido e caramellato hanno ispirato Matteo alla creazione di Pop Royal, il drink best seller che fa incontrare rum e champagne con sfumature di contrasto in grado di amoreggiare con il palato

Perché “Pop Royal”? Pop rimanda a più significati.

Pop da cultura Pop, modello di espressione partito negli anni 50 con l’avvento dei mass media, con i Il Pop Corn, perché Matteo si  è ispirato alla prima botte di invecchiamento di Brugal 1888, a base bourbon che è prodotto con il mais.

Pop sono le iniziali dell’aeroporto di Puerto Plata, dove inizia l’avventura della distilleria. Può esserci un riferimento al  film Battle Royale e al gioco POP Fortnite? 

Di fatto Pop Royale è un cocktail champagne accattivante, equilibrato, sexy, adatto a tutte le ore.

La Ricetta di Pop Royal

Pop Royal – Brugal 1888, sciroppo al pop corn, champagne 

40 ml di rum

20 ml cordiale al pop corn  Monin 

– Champagne Billecart brut reserve

– Servire in Coppetta 

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Mario Biondi concerto d’estate a Villa D’Este https://www.fashionlifemagazine.com/mario-biondi-concerto-destate-a-villa-deste/ https://www.fashionlifemagazine.com/mario-biondi-concerto-destate-a-villa-deste/#respond Thu, 20 Jun 2024 07:30:52 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=5668 Mario Biondi inaugura l’estate a Villa D’Este https://www.villadeste.com/it/, sulle sponde del lago di Como , con un concerto speciale che si terrà proprio il 21 giugno. Mario Biondi, uno dei maggiori esponenti internazionali del soul e del jazz, si esibirà nel meraviglioso giardino del Mosaico di Villa d’Este con diversi pezzi dell’ultimo album “Crooning Undercover”,…

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Mario Biondi inaugura l’estate a Villa D’Este https://www.villadeste.com/it/, sulle sponde del lago di Como , con un concerto speciale che si terrà proprio il 21 giugno.

Mario Biondi, uno dei maggiori esponenti internazionali del soul e del jazz, si esibirà nel meraviglioso giardino del Mosaico di Villa d’Este con diversi pezzi dell’ultimo album “Crooning Undercover”,

Villa d’Este, iconico albergo 5 stelle lusso situato a Cernobbio, sul Lago di Como, è un punto di riferimento nell’hôtellerie di lusso internazionale. Membro di The Leading Hotels of the World, fa parte del Gruppo Villa d’Este Hotels che comprende inoltre il 5 stelle Villa La Massa, sulle rive dell’Arno a Firenze, il celeberrimo Harry’s Bar a Cernobbio e anche l’Hotel Miralago. 

Villa D’Este, immersa in un parco di 10 ettari con alberi, statue secolari e fiori variopinti, è oggi considerata una delle più belle espressioni di architettura della metà del Cinquecento.

L’offerta culinaria , all’altezza di questo retaggio e patrimonio artistico è guidata dall’Executive Chef Michele Zambanini.

L’evento concerto di Mario Biondi a Villa d’Este sarà unico e irripetibile.

Si parte con un aperitivo a tema alle 19.00,

Il concerto di Mario Biondi sarà accompagnato da una cena conviviale, ideata proprio da Michele Zambanini, in un connubio di sapori e colori che spaziano dalla tradizione culinaria siciliana, territorio d’origine dell’artista, a influenze dalla cucina del mondo.

Villa d’Este Style

Villa d’Este riconferma inoltre gli appuntamenti Villa d’Este Style che celebrano lo stile e l’eleganza sulle rive del Lago di Como. 

Il 4 luglio Giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti d’America con una cena spaciale

Chilean Sea Bass pesce bianco dall’Arcipelago Polo Sud , Cheviche al Bellini, cetrioli speziati

Tortelli di granchio dell’Alaska, lemongrass chips di cavolo Cale

capesante del Nord Carolina

clams chowder, la famosa zuppa di vongole americana tipica del New England e di San Francisco,

Mousse al Manjari 68%, Bourbon , Albicocca 

Il 21 Luglio – Vintage Yachting, un’esperienza che porterà ospiti e appassionati a bordo di yacht d’epoca per un tour esclusivo sul lago di Como, con l’opportunità di ammirare da vicino nella cornice di Villa d’Este la maestria artigianale di storici cantieri nautici con pezzi unici e da collezione. 

Gli outlet di Villa d’Este

Veranda – elegante, con una splendida vista sul lago, che propone una cucina classica-contemporanea dalla forte influenza italiana

il Grill per cene più informali dove i protagonisti indiscussi sono le carni alla griglia e i grandi classici di pesce 

il Ristorante Platano, cucina di contaminazione mediterranea e giapponese

Il Bar Canova è l’indirizzo sul Lago dove sorseggiare i migliori cocktails accompagnati da deliziosi snack in un ambiente raffinato e piacevole. 

Il Sundeck nei mesi estivi, adiacente alla piscina galleggiante, è il luogo ideale nei mesi caldi dove consumare un pasto leggero pied dans l’eau sorseggiando uno dei cocktail della rinnovata carta.

Per il concert di Mario Biondi a Villa d’Este e per gli eventi estivi che sono a numero limitato prenotare sul sito internet www.villadeste.it o chiamando l’Hotel. 

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Vittorio Martire, l’artigiano del lusso è sbarcato a Dubai e in Arabia Saudita https://www.fashionlifemagazine.com/vittorio-martire-lartigiano-del-lusso-e-sbarcato-a-dubai-e-in-arabia-saudita/ https://www.fashionlifemagazine.com/vittorio-martire-lartigiano-del-lusso-e-sbarcato-a-dubai-e-in-arabia-saudita/#respond Thu, 14 Mar 2024 14:23:09 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=5012 I suoi “pezzi” esclusivi ricordano il manifatturiero dell’Italia degli anni d’oro…  “Incantato a vedere mio padre e mio nonno all’azione. Quel genere di ‘fatto a mano’ ha un fascino ineguagliabile, quel rispetto del materiale e del prodotto che porta in sé una sua magia d’altri tempi”. Pezzi unici, suole ‘artistiche’, scarpe gioiello che stanno conquistando…

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I suoi “pezzi” esclusivi ricordano il manifatturiero dell’Italia degli anni d’oro

 “Incantato a vedere mio padre e mio nonno all’azione. Quel genere di ‘fatto a mano’ ha un fascino ineguagliabile, quel rispetto del materiale e del prodotto che porta in sé una sua magia d’altri tempi”.

Pezzi unici, suole ‘artistiche’, scarpe gioiello che stanno conquistando i gusti delle celebrities italiane, ma anche attirando l’interesse del ricco mercato di Dubai e Arabia Saudita. Sono le creazione di Vittorio Martire, l’ “artigiano del lusso” che dal suo atelier al centro di Milano – nel cuore pulsante del quadrilatero del fashion – lancia una nuova moda del ‘camminare’; tra camosci, coccodrillo e fantasie che richiamano i fasti nostalgici di una ‘dolce vita’ che fu.

Giacché – per chi lo conosce – è sia tanto chiaro il suo modus operandi quanto inamovibile: rispetto del materiale, cura maniacale nei dettagli, memoria di una magia del manifatturiero che con l’omologazione ha perso gran parte del suo splendore. 

La cassaforte sempre aperta è rappresentazione plastica di un messaggio simbolico che Martire intende imprimere nell’immaginario dei suoi ospiti; il vero tesoro, il caveau di un’azienda non cela banconote o preziosi, ma eccellenza di un prodotto ricercato e unicità di ogni singola idea. È figlio della quarta generazione di produttori di scarpe che da 100 anni collabora con molti brand nazionali ed internazionali, che egli ha oggi deciso – in qualità di founder e Ceo – tramite il suo spin-off “Vittorio Martire Milano” di trasformare in realtà esclusiva. Le motivazioni lapalissiane: “Passaggio dettato di sicuro da una consapevolezza di volere e potere fare qualcosa in più in termini identificativi e del prodotto riconoscibile sotto l’aspetto qualitativo e di design”.  

Operatività h24 dentro e fuori il suo quartier generale per il giovane meneghino, unita ad una comunicazione che è sempre più capillare, mirata, funzionale, sia nell’ormai fondamentale universo dei social che nel delicato rapporto diretto con la clientela. Ambasciatore di sé stesso dunque, e dell’azienda, con un unico motto che traspira tra le mura del suo studio: “non venire con i soldi pensando di acquistare ciò che vuoi, ma con l’umiltà di saper portare con eleganza ciò che è frutto di mesi di ispirazione e creatività!”. E confessa:“Oggi essere ambasciatore del proprio prodotto è una mission fondamentale verso gli interlocutori, che siano essi distributori o clienti finali, partner o investitori”. 

Una filosofia che è già scuola tra gli addetti ai lavori e nel suo direttivo, seguire tutto! Dai primi bozzetti alla fase produttiva, dai rapporti umani con il fruitore (sia esso d’elite nazionale, ma anche estera) Europa, Dubai ed Emirati Arabi, alla commercializzazione e alla scelta delle linee promozionali e agli obiettivi a medio e lungo raggio. E’ solo così che si riuscirà a difendere e far vivere l’Italia del bello e del vanto nel mondo a discapito delle grandi multinazionali! E sullo sdoganare quanto più possibile il sistema “fatto a mano”, il diretto interessato non ha alcun dubbio: “Assolutamente si, parola d’ordine, far conoscere il “nostro Made in Italy” nel mondo perché credo sia un obbligo generazionale continuare la missione familiare non più limitandosi a mercati nazionali ed europei bensì a quelli internazionali, con un chiaro obiettivo, testimoniare ed affermare, attraverso il nostro know-how, una delle molteplici e nobili realtà italiane all’estero”.

Vittorio Martire. Ci racconti tutto. Chi è lei, la sua storia, da dove viene … cos’è oggi la sua realtà aziendale sita nel cuore di Milano e soprattutto cosa vedono i suoi occhi oltre l’orizzonte Italia, ma anche Dubai e grandi mercati planetari. Ed infine; “Obbligo generazionale”, concetto molto bello ….. 

La mia vita personale e aziendale camminano a braccetto, unitamente a quella familiare. Rappresento la quarta generazione di produttori nel settore calzaturiero. Ho iniziato con mio padre e i miei fratelli, che tutt’ora operano in conto terzi per imprese molto note nel panorama nazionale. Tuttavia, sia per scelta individuale che per seguire un nuovo e più stimolante percorso (maggiormente nel mio modus vivendi), ho intrapreso alcuni anni orsono la strada del rapporto diretto con la clientela, tramite la Vittorio Martire Milano. 

Vittorio Martire Milano è un brand di nicchia che, oltre ad avere progetti di espansione sui mercati esteri attraverso nuove aperture di punti vendita, da la possibilità oggi di un servizio esclusivo ai clienti che desiderano un prodotto ” Made to Order” con produzione propria di singoli ed esclusivi pezzi, rivolta ad un target molto esigente, fruitori che amano il Made in Italy e quel genere di “fatto a mano” che sta lentamente perdendo le sue origini. Parliamo di piccole “opere” di vera e propria sartoria, lontane dai canoni della consueta macchina produttivo-industriale. Scelta della tonalità, stile, cuciture, dettagli… tutto studiato con particolare attenzione dal mio staff per dare originalità e autenticità ad ogni singolo ‘lavoro’. 

Lo Showroom nel cuore di Milano, in un quartier generale sito nel quadrilatero della Moda. Una sorta di laboratorio atelier che ospita clienti solo su preventivo appuntamento. Ma non solo Italia naturalmente, anche e soprattutto orizzonte rivolto verso l’estero e i mercati interessanti all’ ‘Italy style’; quali Dubai ed Arabia Saudita.

Ed è proprio di Dubai che vorrei parlare, e del progetto che è in corso. Così come della Fashion Week di Riyadh. In veste di Ambassador della mia azienda sto curante personalmente i rapporti con Dubai per posizionarci in maniera sinergica in quel fronte planetario che si sta aprendo sempre di più e con grande coinvolgimento alle eccellenze del Bel Paese.                 

Abbiamo intrapreso collaborazioni con altre eccellenze italiane che rafforzeranno attraverso la sinergia il nostro messaggio firmato “Made in Italy” nel mondo. Abbiamo aperto un ufficio con dei partner locali a Dubai, attraverso i quali stiamo testando un nuovo prodotto ready ro wear con aperture di pop ups nei mall più importanti e stiamo definendo i contratti di distribuzione su tutta l’area.

Stiamo pianificando, con un agenzia di marketing su Dubai, in collaborazione con il nostro ufficio stampa italiano, un piano pubblicitario attraverso eventi, presentazioni, product placement celebrities, in modo da dare un idea ben chiara e precisa della Personalità del brand sul territorio.

Stiamo effettuando degli studi di settore per poter valutare l’apertura di monobrand boutique in area GCC countries. Ci saranno eventi in collaborazione con brand molto famosi sia nel campo dell’ automotive che nel mondo nautico, ma per ora non posso svelarvi i dettagli…. 

La mia Policy è : “Non ci sono scorciatoie. Lavora duro, sii paziente, coerente e non mollare mai.”

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Dirk Rothling un grande manager e imprenditore che ha saputo prevedere il futuro. Ricordiamolo a sette anni dalla sua scomparsa https://www.fashionlifemagazine.com/dirk-rothling-un-grande-manager-e-imprenditore-che-ha-saputo-prevedere-il-futuro-ricordiamolo-a-sette-anni-dalla-sua-scomparsa/ https://www.fashionlifemagazine.com/dirk-rothling-un-grande-manager-e-imprenditore-che-ha-saputo-prevedere-il-futuro-ricordiamolo-a-sette-anni-dalla-sua-scomparsa/#respond Mon, 17 Jul 2023 23:39:11 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=4435 Ha iniziato la Sua carriera nel mondo del giocattolo nella famosa Zapf Creation Germany AG, nel lontano 1980. Questi anni sono stati per Dirk una “palestra” molto importante dove ha potuto apprendere tutti i segreti di un settore in fortissima espansione. Figlio di un architetto tedesco, la cui professionalità era riconosciuta in tutto il mondo,…

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Ha iniziato la Sua carriera nel mondo del giocattolo nella famosa Zapf Creation Germany AG, nel lontano 1980. Questi anni sono stati per Dirk una “palestra” molto importante dove ha potuto apprendere tutti i segreti di un settore in fortissima espansione.

Figlio di un architetto tedesco, la cui professionalità era riconosciuta in tutto il mondo, ha appreso l’arte e i segreti del settore del giocattolo da Brigitte Zapf, una persona molto autorevole in questo mercato e, da tempo, amica della famiglia Rothling.

Brigitte è sempre stata una donna eclettica e di personalità poliedrica e, fin da subito, notò la genialità e il potenziale manageriale di Dirk appoggiata dal marito Willi Zapf, il quale ingaggiò Dirk in azienda come apprendista.

I coniugi Zapf compresero immediatamente le capacità professionali del giovane Dirk e, in pochi anni diventò dirigente e leva manageriale per la crescita dell’azienda Zapf, dalla produzione di bambole in cellulosa fino alla nascita di Baby Born.

Dirk Roethling, grazie all’esperienza maturata negli anni, realizzò prodotti di successo nel mondo dei giocattoli, portando l’azienda Zapf ad essere tra i leader mondiali nel settore, riconosciuta anche nei dati NPD.

Una peculiarità che caratterizzò l’operato di Dirk Rothling in Zapf è stata la lungimiranza manageriale di sviluppare, non solo il mercato tedesco ma, di elevare il business a nuovi mercati a livello internazionale.

La rinomata Spielzeugzeitung nel 1991 definì il Dott Rothling manager all’avanguardia e quest’ultimo, nello stesso anno, fondò la Zapf Creation Ltd aprendo il primo punto vendita ad Hong Kong e sviluppando il suo piano strategico di internazionalizzazione dell’azienda, trasferendo il know how tedesco di Rödental nella ex colonia britannica. Brigitte Zapf fu molto colpita da questa visione pionieristica del giovane Dirk.

Dopo la cessione dell’azienda Zapf Creation, nel 1993, ad un fondo di investimento bavarese, la carriera professionale di Rothling varcò l’Atlantico portando tutto il suo know how alla società americana Tiger Toys e diventando il più giovane direttore generale di una società di giocattoli americana con sviluppo in Europa.

Tiger Toys, conosciuta per i Tamagochi, distribuì in tutt’Europa Handel Games, come Jurassic Park e i giocattoli su licenza firmati Disney. Dopo alcuni anni la Società statunitense fu ceduta alla Hasbro, azienda di fama mondiale nel giocattolo, famosa per il Monopoli.

Dirk, dopo l’avvenuta cessione di Tiger Toys, trasferì tutta la sua professionalità ed esperienza alla società tedesca Dimian.

Purtroppo, nel culmine della Sua eccezionale carriera all’età di soli 52 anni, Dirk Roethling venne a mancare all’improvviso, lasciando un vuoto incolmabile nella Sua famiglia e per chi lo aveva apprezzato professionalmente.

La Dimian, ancora oggi, vive e collabora con il network internazionale che Dirk costruì con pazienza e dedizioni negli anni ma, soprattutto, con il profondo rispetto che quest’uomo ha saputo infondere nel mondo del business.

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