Paola Trotta, Autore presso Fashionlife Magazine https://www.fashionlifemagazine.com/author/paola-trotta/ tutto su cultura, attualità, bellezza, luxury ... Mon, 24 Feb 2025 12:25:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.fashionlifemagazine.com/wp-content/uploads/2025/02/cropped-Icon_fashionlifemagazine-32x32.png Paola Trotta, Autore presso Fashionlife Magazine https://www.fashionlifemagazine.com/author/paola-trotta/ 32 32 Sake Boutique Izakaya: il nuovo angolo di Giappone a Roma tra sushi, noodles e sake esclusivi https://www.fashionlifemagazine.com/sake-boutique-izakaya-il-nuovo-angolo-di-giappone-a-roma-tra-sushi-noodles-e-sake-esclusivi/ https://www.fashionlifemagazine.com/sake-boutique-izakaya-il-nuovo-angolo-di-giappone-a-roma-tra-sushi-noodles-e-sake-esclusivi/#respond Mon, 24 Feb 2025 12:21:31 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=8688 Nel cuore pulsante di Roma, a Piazza Albania, ha recentemente aperto un locale che trasporta i visitatori direttamente in Giappone: Sake Boutique Izakaya, un rifugio gastronomico dove la cultura nipponica incontra l’ospitalità italiana. Con il suo menu ispirato agli izakaya, le tipiche osterie giapponesi frequentate dopo il lavoro, il ristorante offre un viaggio culinario senza precedenti,…

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Nel cuore pulsante di Roma, a Piazza Albania, ha recentemente aperto un locale che trasporta i visitatori direttamente in Giappone: Sake Boutique Izakaya, un rifugio gastronomico dove la cultura nipponica incontra l’ospitalità italiana. Con il suo menu ispirato agli izakaya, le tipiche osterie giapponesi frequentate dopo il lavoro, il ristorante offre un viaggio culinario senza precedenti, valorizzando piatti autentici e, soprattutto, il sake, il celebre fermentato giapponese ancora poco conosciuto in Italia. Con una visione precisa e un’offerta gastronomica che spazia tra piatti tradizionali e innovative interpretazioni, il ristorante rappresenta un nuovo punto di riferimento per gli amanti del Giappone e della sua cultura enogastronomica nella capitale, dove il sake non è solo una bevanda, ma un vero e proprio rito da scoprire.

Sake e distillati giapponesi: un’arte da scoprire

La vera protagonista di Sake Boutique è la sua carta dei sake, un vero e proprio tesoro di etichette, frutto di una collaborazione con la Sake Company e la Sake Sommelier Association. Con oltre 30 referenze selezionate con cura, il locale permette ai visitatori di esplorare il sake in purezza o tramite l’arte della mixology, unendo la tradizione al gusto contemporaneo. La carta offre una gamma che spazia dai sake leggeri e profumati, ideali per chi si avvicina per la prima volta, a quelli più complessi e strutturati, perfetti per gli intenditori. Ogni calice può essere abbinato a piatti del menù, creando un’esperienza sensoriale unica.

Mixology nipponica: la fusione perfetta tra tradizione e innovazione

Oltre ai sake, Sake Boutique propone anche un’interessante selezione di whisky e gin giapponesi, rielaborati nella cocktail list dal bar manager Giordano Ciccolini. Le sue creazioni, come il Fuji Winter con sake junmai ginjo e hibiscus o il Sake Highball, combinano sapori giapponesi con ingredienti freschi e inaspettati, offrendo cocktail unici e dal fascino esotico.

Il menù: una reinterpretazione degli izakaya

Il menu di Sake Boutique è una fusione di piatti tipici giapponesi e ingredienti di alta qualità, pensato per essere condiviso in un’atmosfera conviviale. Ogni piatto è progettato per esaltare le note del sake e portare la tradizione giapponese sulla tavola romana. Tra le specialità, troviamo l’Oyakodon (un donburi di riso con pollo, cipolla e tuorlo crudo), la Spicy Miso Carbonara, una rivisitazione della pasta romana con noodles, guanciale e un tocco piccante di salsa gochujang, e il Unagi-don, riso con anguilla grigliata. Per gli amanti del pesce, le proposte spaziano dai Salmon Popcorn – croccanti nuggets di salmone in tempura – al tradizionale Hitsumabushi, un piatto di anguilla arrosto servito su riso. Non mancano nemmeno piatti vegetariani, come i classici Gyoza e gli Udon, spaghetti giapponesi serviti in vari modi. Infine, per chi cerca qualcosa di dolce, ci sono delizie come il Matcha Tiramisu e i Nama Choco, quadratini di cioccolato artigianale giapponese, che completano l’esperienza gastronomica in modo perfetto.

Un design che celebra il Giappone

Lo spazio di Sake Boutique è un riflesso della filosofia giapponese di semplicità ed eleganza. Progettato dallo studio DLArchitecture, il locale accoglie i suoi ospiti con un’atmosfera calda e intima, grazie a materiali naturali e tonalità chiare che richiamano l’essenza del Sol Levante. Il locale, che può ospitare fino a 30 coperti, presenta un grande tavolo sociale per condividere piatti e storie, mentre piccoli tavoli garantiscono maggiore privacy.

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Städlin, il cuore della mixology e della buona tavola a Roma compie dieci anni https://www.fashionlifemagazine.com/stadlin-il-cuore-della-mixology-e-della-buona-tavola-a-roma-compie-dieci-anni/ https://www.fashionlifemagazine.com/stadlin-il-cuore-della-mixology-e-della-buona-tavola-a-roma-compie-dieci-anni/#respond Thu, 06 Feb 2025 15:14:47 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=8420 Nel cuore pulsante tra Portuense e Trastevere, Städlin ha saputo imporsi come un punto di riferimento della vita notturna e dell’ospitalità romana. Questo cocktail bar poliedrico, oggi guidato dalla famiglia Coticoni, festeggia il suo decimo anniversario con un bagaglio di esperienze, successi e una promessa di continua innovazione. La sua identità si è costruita nel…

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Nel cuore pulsante tra Portuense e Trastevere, Städlin ha saputo imporsi come un punto di riferimento della vita notturna e dell’ospitalità romana. Questo cocktail bar poliedrico, oggi guidato dalla famiglia Coticoni, festeggia il suo decimo anniversario con un bagaglio di esperienze, successi e una promessa di continua innovazione. La sua identità si è costruita nel tempo attraverso un mix perfetto di accoglienza, intrattenimento e un’offerta enogastronomica che si adatta a ogni momento della giornata.

Un luogo per tutti, a ogni ora del giorno

Ciò che rende Städlin unico è la sua capacità di reinventarsi in base alle esigenze dei suoi ospiti. Durante il giorno, si trasforma in uno spazio ideale per il coworking, offrendo ambienti confortevoli e silenziosi dove lavorare o studiare in serenità. Quando arriva il momento di una pausa, la proposta culinaria sorprende con piatti innovativi e ingredienti selezionati, pensati per soddisfare ogni palato.

L’aperitivo è un momento irrinunciabile: tra cocktail ricercati e delizie gastronomiche, si crea un’atmosfera perfetta per rilassarsi dopo una giornata intensa. La cena, poi, è un viaggio tra sapori autentici e creazioni originali, con un menù che spazia da burger gourmet a tartare raffinate, senza dimenticare le croccanti scrocchiarelle. Ma il vero cuore pulsante di Städlin si manifesta nel dopocena, quando il locale si anima con musica dal vivo e dj set che trasformano ogni serata in un evento da ricordare.

L’arte della mixology: un’esperienza sensoriale

Dietro il bancone di Städlin, la mixology non è solo una tecnica, ma una vera e propria forma d’arte. Daniele Arciello, bar manager e anima creativa del locale, racconta con passione la filosofia che guida ogni creazione: ogni cocktail è studiato per offrire un’esperienza indimenticabile. Un esempio perfetto di questa visione è il Collins, un drink simbolo di equilibrio e armonia, dove ogni ingrediente gioca un ruolo fondamentale.

La drink list di Städlin nasce da un approccio meticoloso che combina quattro elementi essenziali: una base alcolica, una nota aspra, una parte dolce e una soda per dare un tocco frizzante. La selezione degli ingredienti è scrupolosa: distillati pregiati, succhi di agrumi freschi, sciroppi homemade e sodate selezionate contribuiscono a creare cocktail equilibrati e sorprendenti. Nulla è lasciato al caso, ogni sorso è studiato per esaltare sapori e sensazioni.

La cucina di Städlin: tra tradizione e innovazione

Se la mixology è un’arte, la cucina di Städlin non è da meno. Lo chef Davide Vitiello ha saputo creare un menù che omaggia la tradizione mediterranea reinterpretandola con un tocco contemporaneo. La sua filosofia si basa su un equilibrio perfetto tra memoria e innovazione, piacere e responsabilità.

L’obiettivo è valorizzare i piatti classici con tecniche moderne e ingredienti di alta qualità, prestando attenzione alla salute e al benessere. Le sue creazioni sono pensate per essere gustose, ma anche equilibrate, con un ridotto apporto di zuccheri e grassi senza sacrificare il sapore. Ogni portata racconta una storia e trasmette la passione per la buona cucina, facendo di Städlin un luogo dove ogni pasto diventa un’esperienza sensoriale completa.

Un viaggio nel gusto: il menù

Il menù combina tradizione e innovazione, offrendo una selezione di piatti studiati per esaltare i sapori autentici. Dall’aperitivo al dolce, ogni proposta è pensata per sorprendere con accostamenti equilibrati e ingredienti di qualità.

Aperitivo

Dalle 17:00 alle 20:00, è possibile gustare una selezione di delizie ideali con un calice di vino, una birra artigianale o un cocktail. Bruschette sfiziose, taglieri con prosciutto San Daniele DOP e scrocchiarelle farcite con ingredienti selezionati offrono un’ottima esperienza di gusto.

Appetizer

Gli appetizer includono tortini di patate e lenticchie con maionese vegana, bao al vapore con straccetti di pollo e pepi, spiedini di datteri e guanciale croccante, oltre a tartare di manzo con olio al tartufo e carpaccio di salmone marinato.

Main Course

Tra i piatti principali, il baccalà cotto a bassa temperatura su passata di ceci e le polpette di salsiccia di maialino nero con vellutata di zucca si distinguono per sapore e raffinatezza. Le bowls di riso con verdure ed edamame permettono di scegliere tra salmone o pollo al curry e mango. Da provare anche le scrocchiarelle farcite con ingredienti stagionali e accostamenti unici.

Panini Gourmet

I panini spaziano dal classico cheese burger con cheddar al pulled pork con salsa barbecue al whisky. Per un tocco di originalità, il baccalà burger con medaglione di baccalà e patata novella o il chicken burger con filetto di pollo croccante e crema di zucca sono alternative gustose.

Dessert

Per concludere, dolci irresistibili come il tiramisù, il banana bread con gelato alla vaniglia e la mousse di castagne con cioccolato fondente. Per chi ama le golosità, la scrocchiarella alla Nutella con granella di nocciole è un must.

Ogni piatto del menù è studiato per offrire un’esperienza culinaria che unisce qualità e creatività, regalando un autentico viaggio nel gusto.

Un decennio di successi e uno sguardo al futuro

Il traguardo del decimo anniversario rappresenta un momento speciale per Städlin, ma la sua storia è ancora tutta da scrivere. Il 2025 si preannuncia ricco di novità, con progetti e iniziative pensate per rendere l’esperienza nel locale ancora più unica e coinvolgente. Dalla sua apertura, Städlin ha saputo evolversi grazie alla visione della famiglia Coticoni.

Andrea, Elisabetta, Edoardo e Mattia hanno trasformato questo locale in un punto di riferimento per chi cerca un ambiente dinamico, inclusivo e capace di offrire emozioni autentiche. Nel 2019, con la loro gestione, Städlin ha intrapreso un nuovo corso, diventando un luogo che va oltre il concetto di cocktail bar: è un punto d’incontro, un laboratorio di idee, un crocevia di esperienze.

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A Roma, il lungo viaggio delle Fettuccine Alfredo: dal 1908 a oggi https://www.fashionlifemagazine.com/a-roma-il-lungo-viaggio-delle-fettuccine-alfredo-dal-1908-a-oggi/ https://www.fashionlifemagazine.com/a-roma-il-lungo-viaggio-delle-fettuccine-alfredo-dal-1908-a-oggi/#respond Thu, 06 Feb 2025 14:49:17 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=8400 Un’icona della gastronomia internazionale celebra il suo anniversario Roma si prepara a festeggiare un evento straordinario: il compleanno delle celebri “Fettuccine burro e parmigiano all’Alfredo”. Il 7 febbraio, nella storica sede de “Il Vero Alfredo” a Piazza Augusto Imperatore 30, si terrà un esclusivo Birthday Event dedicato a uno dei piatti italiani più noti al…

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Un’icona della gastronomia internazionale celebra il suo anniversario

Roma si prepara a festeggiare un evento straordinario: il compleanno delle celebri “Fettuccine burro e parmigiano all’Alfredo”. Il 7 febbraio, nella storica sede de “Il Vero Alfredo” a Piazza Augusto Imperatore 30, si terrà un esclusivo Birthday Event dedicato a uno dei piatti italiani più noti al mondo. La celebrazione coincide con il National Fettuccine Alfredo Day, la ricorrenza americana che rende omaggio a questa delizia culinaria.

L’evento vedrà la partecipazione di ospiti d’eccezione, tra esponenti delle istituzioni e della cultura, riuniti per rendere omaggio ai 117 anni della nascita di questo piatto leggendario. Le eredi della gloriosa dinastia Di Lelio, Ines Di Lelio e sua figlia Chiara Cuomo, saranno le protagoniste della serata, continuando con orgoglio la tradizione gastronomica avviata nel 1908 dal loro avo Alfredo Di Lelio e sua moglie Ines.

La storia di un piatto diventato leggenda

Le Fettuccine Alfredo affondano le loro radici nella Roma dei primi del ‘900, quando Alfredo Di Lelio, ristoratore e innovatore, creò questa semplice ma deliziosa ricetta per aiutare la moglie a recuperare le forze dopo il parto. Il successo fu immediato e il piatto divenne presto una specialità amata dai clienti della sua trattoria in Piazza Rosa, vicino all’attuale Galleria Alberto Sordi. Il vero salto di notorietà internazionale avvenne nel 1927, quando i celebri attori hollywoodiani Mary Pickford e Douglas Fairbanks, in visita a Roma, rimasero estasiati dal gusto unico delle fettuccine. Come segno di gratitudine, donarono ad Alfredo un paio di posate d’oro con l’incisione: “To Alfredo, the King of the Noodles”. Questo gesto sancì definitivamente la fama del ristorante e della sua specialità, rendendo le Fettuccine Alfredo un piatto celebrato in tutto il mondo.

Un successo globale

Oggi, oltre alla storica sede romana, il brand “Alfredo di Roma” ha conquistato il mondo attraverso ristoranti in franchising situati in luoghi iconici come Geddah in Arabia Saudita, Città del Messico e Cozumel. Questo dimostra come la tradizione culinaria di Alfredo Di Lelio continui a vivere e a deliziare i palati internazionali. La grande festa del 7 febbraio sarà dunque un’occasione unica per celebrare la storia, la cultura e il sapore autentico di un piatto che ha attraversato il tempo e i continenti, mantenendo intatto il suo inconfondibile fascino.

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VICO Pizza & Wine e Salotto 42: L’incontro tra eccellenza culinaria e mixology nel cuore di Roma https://www.fashionlifemagazine.com/vico-pizza-wine-e-salotto-42-lincontro-tra-eccellenza-culinaria-e-mixology-nel-cuore-di-roma/ https://www.fashionlifemagazine.com/vico-pizza-wine-e-salotto-42-lincontro-tra-eccellenza-culinaria-e-mixology-nel-cuore-di-roma/#respond Tue, 10 Dec 2024 22:25:27 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7995 Nel cuore pulsante di Roma, tra piazza Rondanini e piazza di Pietra, si incontrano due dei locali più iconici della capitale: VICO Pizza & Wine e Salotto 42.

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Nel cuore pulsante di Roma, tra piazza Rondanini e piazza di Pietra, si incontrano due dei locali più iconici della capitale: VICO Pizza & Wine e Salotto 42. Due mondi apparentemente diversi, ma perfettamente complementari, si uniscono per creare un concept unico, che trasforma l’esperienza gastronomica in un viaggio eclettico tra sapori, design e convivialità. Protagonisti di questa avventura sono Antonio Palumbo e la sua famiglia, i De Angelis, già noti per aver trasformato destinazioni prestigiose come il J.K. Place Capri e La Residenza in luoghi di fascino, accoglienza sartoriale e design elegante.

VICO Pizza & Wine: L’eccellenza della pizza in un contesto unico

Situato in un palazzo rinascimentale affrescato con arredi Liberty e design contemporaneo, VICO Pizza & Wine è una celebrazione della tradizione partenopea. Aperto da appena un anno, ha già conquistato i 3 Spicchi della Guida Gambero Rosso 2025, diventando il “salotto buono della pizza” a Roma. L’atmosfera è elegante e rilassata, con un tocco giovane e dinamico che rispecchia la visione di Antonio Palumbo. Il locale, grazie alla sua location e al mood instagrammabile, è il luogo perfetto per una serata speciale.

Il maestro pizzaiolo Ciro De Vincenzo

Dietro ogni pizza c’è la maestria di Ciro De Vincenzo, giovane pizzaiolo napoletano formatosi sotto l’ala di Enzo Coccia. La sua attenzione maniacale per gli impasti segue la tradizione napoletana: acqua, farina, sale e lievito fresco. La lievitazione di 24 ore e la precisione nella lavorazione danno vita a una pizza dal cornicione soffice e profumato, con un tocco di crunch irresistibile.

In menu ci sono 21 pizze, tra cui spiccano le grandi classiche e creazioni innovative, come la Diavola, la Siciliana o la Genovese di tonno, che combinano ingredienti d’eccellenza campani e laziali. Non manca il tradizionale calzone napoletano, insieme a proposte stagionali che rendono ogni visita unica.

Accumminciammo: Il viaggio inizia dai fritti

La serata da VICO comincia con un piccolo benvenuto dello chef e continua con i fritti sotto la sezione “Accumminciammo”, dove si trovano delizie come le Montanarine, piccole pizze fritte condite in quattro varianti, e i Piscitielli, calzoncini fritti a forma di cornetto. Questi antipasti, leggeri e gustosi, conquistano il palato e sono perfetti anche per l’aperitivo, sia da VICO che al Salotto 42.

Dessert da sogno e una Carta WINE da capogiro

Chiude il percorso gastronomico una selezione di dessert che bilanciano tradizione e innovazione. La Coccinella, con il suo gusto giocoso, e la Delizia al limone sono perfetti esempi di dolci ricchi ma equilibrati. La proposta enologica curata dal sommelier Simone Trombini include oltre 100 etichette di vini italiani e champagne d’Oltralpe, ideali per accompagnare sia le pizze che i fritti.

Salotto 42: Il tempio della mixology incontra VICO

A pochi passi da VICO, Salotto 42 è uno dei locali più cool di Roma, famoso per i suoi cocktail eccellenti e l’atmosfera fashion. Questo iconico cocktail bar porta la sua esperienza mixology direttamente da VICO, grazie a una collaborazione che si concretizza in serate speciali ogni giovedì. Qui, il DJ set accompagna una drink list di signature cocktail, come il Vico 42, e grandi classici rivisitati, pensati per un abbinamento perfetto con le pizze e i dessert.

Un concept dinamico per ogni momento della giornata

Da VICO, gli orari si espandono, creando un’esperienza fluida che parte dall’aperitivo, passa per la cena e arriva fino al dopocena con una selezione di dessert e cocktail miscelati. L’appuntamento imperdibile del giovedì, ideato da Antonio Palumbo, è ‘O Cuoppo & CO, un aperitivo che reinterpreta il classico street food napoletano. I coni di carta paglia, colmi di sfizi fritti come crocchè, frittatine di pasta e mini supplì, rendono omaggio alla tradizione partenopea con un tocco contemporaneo. 

Qualche esempio di menù 

Iniziamo con la Montanarina, una specialità che combina le polpette di vitello con il ragù napoletano e una spolverata di cacioricotta. Piscitiello, un piatto che unisce la dolcezza della zucca mantovana alla sapidità della salsiccia artigianale e la cremosità del brie, per un contrasto irresistibile di sapori. Un inizio ricco e gustoso, perfettamente abbinato al cocktail Spritz 42.

La Margherita, un classico intramontabile, è realizzata con ingredienti di eccellenza: pomodoro San Marzano Dop, fior di latte a lenta maturazione, Parmigiano Reggiano Dop, basilico e un filo di olio EVO della Sabina. Questo piatto trova il suo equilibrio perfetto con il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC “Tralivio” 2022 della cantina Sartarelli.

Per i palati più sofisticati, c’è la Porcini & Brie, una combinazione di porcini, fior di latte a lenta maturazione, brie e scaglie di parmigiano vacca rossa Dop, arricchiti da Olio EVO della Sabina. Questo piatto si sposa magnificamente con il cocktail Natural Mi-To.

Il Cuore di Baccalà porta in tavola sapori intensi e raffinati grazie alla presenza del cuore di baccalà, mozzarella di bufala dop, pomodorini semisecchi e un blend di spezie “Pepper Nice” ideato da Francesco Apreda, il tutto impreziosito dall’Olio EVO della Sabina. Ad accompagnarlo, il cocktail Rosemary 42.

Il Crudo & Rucola offre un’esplosione di freschezza: crema di datterino rosso, prosciutto di norcia, stracciatella di burrata, coulis di rucola e chips di grana padano Dop, completati da un filo di Olio EVO della Sabina. Questo piatto si abbina perfettamente al cocktail Vico’s Garden.

Con il Marinero, la delicatezza della focaccina cotta al vapore si arricchisce con pomodorino corbarino, alici di cetara, crema di aglio nero di voghiera e origano di collina, accompagnati da un tocco di Olio EVO della Sabina. L’abbinamento ideale? Il cocktail Spicy Mule.

Concludiamo in dolcezza con il Tiramisù Vico, una deliziosa rivisitazione del classico dessert italiano, con crumble al caffè, crema al mascarpone, biscuit al savoiardo, semifreddo al caffè e un intenso shot di espresso. Un dolce perfettamente esaltato dal cocktail Espresso 42.

Il fascino della Famiglia De Angelis

Al centro di questa esperienza c’è la visione della Famiglia De Angelis, che ha saputo coniugare l’eleganza naturale e l’accoglienza sartoriale delle loro strutture di lusso con la convivialità e il calore di VICO e Salotto 42. Antonio Palumbo, con il suo approccio giovane e cosmopolita, incarna perfettamente lo spirito di questa famiglia, che continua a innovare nel settore dell’hôtellerie e della ristorazione, mantenendo sempre al centro l’eccellenza.

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L’Hotel Locarno a Roma: il fascino senza tempo del centenario e il Bloody Brunch da sogno https://www.fashionlifemagazine.com/lhotel-locarno-a-roma-il-fascino-senza-tempo-del-centenario-e-il-bloody-brunch-da-sogno/ https://www.fashionlifemagazine.com/lhotel-locarno-a-roma-il-fascino-senza-tempo-del-centenario-e-il-bloody-brunch-da-sogno/#respond Thu, 05 Dec 2024 21:09:35 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7920 A Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, l’iconico Hotel Locarno si prepara a celebrare il centenario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1925. Con la sua inconfondibile eleganza retrò e un’atmosfera che richiama i ruggenti anni ’20, l’Hotel Locarno si conferma una destinazione di riferimento per artisti, cineasti, scrittori e viaggiatori sofisticati da quasi un secolo.…

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A Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, l’iconico Hotel Locarno si prepara a celebrare il centenario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1925. Con la sua inconfondibile eleganza retrò e un’atmosfera che richiama i ruggenti anni ’20, l’Hotel Locarno si conferma una destinazione di riferimento per artisti, cineasti, scrittori e viaggiatori sofisticati da quasi un secolo.

Fondato da una famiglia svizzera che gli diede il nome della loro città d’origine, l’hotel ha saputo mantenere intatta la sua allure, arricchita da una ristrutturazione che ne ha preservato i dettagli architettonici e gli arredi originali. Tra gli illustri ospiti che hanno abitato le sue camere o sorseggiato cocktail nel suo leggendario bar figurano nomi come Federico Fellini, Lucio Dalla, Wes Anderson, Alberto Moravia e Elsa Morante. Non solo un rifugio per creativi, l’Hotel Locarno è oggi anche un simbolo dell’ospitalità di lusso: insignito della sua prima Chiave MICHELIN, è stato incluso nella prestigiosa selezione dei 50 Best Discovery.

Un’esperienza autentica tra storia e modernità

Distribuito su due edifici – uno risalente al 1925 e l’altro al 1905 – l’hotel è collegato da un suggestivo giardino interno, oasi di tranquillità nel cuore della capitale. Le camere, caratterizzate da un raffinato stile retrò, offrono un’atmosfera d’altri tempi che continua ad affascinare gli ospiti. Una delle due terrazze panoramiche, aperta anche agli esterni, è una meta ambita per aperitivi e brunch, regalando viste mozzafiato su Roma.

Il Bloody Brunch: un viaggio tra sapori e ricordi

L’Hotel Locarno è una delle mete più iconiche per chi cerca un’esperienza culinaria unica, e il suo famoso “Bloody Brunch” non fa eccezione. Ideato dallo chef Domenico Smargiassi, il brunch del weekend è molto più di un semplice pasto: è un viaggio tra tradizione italiana e influenze internazionali, un connubio di creatività e ricordi personali che si trasformano in piatti indimenticabili.

Un inizio da maestro: le uova protagoniste

Il menu apre con una sezione dedicata interamente alle uova, dove lo chef Smargiassi esprime tutta la sua maestria. Le Uova alla Benedettina, preparate con salmone affumicato e muffin salato, si arricchiscono nella versione “Deluxe” con una delicata salsa al parmigiano e una nota preziosa di tartufo. Tra le creazioni più originali, spiccano le Uova poche all’arrabbiata 2.0, una rivisitazione personale arricchita da acciughe e capperi, che richiama i primi esperimenti dello chef in cucina. Per chi ama i sapori autentici della tradizione romana, i Maritozzi ripieni di uova strapazzate, pancetta e champignon sono una scelta imperdibile, mentre le Uova poche con crudo di filetto extra marezzato e porcini evocano i pranzi in famiglia delle feste.

Piatti principali: tra ricordi e viaggi

Il viaggio culinario prosegue con piatti che raccontano storie di vita e passioni dello chef. Il Locarno Bloody Burger con cheddar è perfetto per gli amanti della tradizione americana, ma non mancano proposte alternative come il Vegan Burger o lo straordinario Yakitori di maialino spagnolo. Quest’ultimo è il frutto di un viaggio in Giappone, dove Smargiassi ha scoperto l’armonia perfetta tra dolcezza e acidità nella salsa teriyaki agli agrumi. Tra le ricette più innovative, il Biryani in crosta di panko, accompagnato da uovo cotto a bassa temperatura e riso al ragù, regala un’esplosione di sapori. Non passa inosservato il Fish & Chips alla romana, rivisitato con un tocco di cacio e pepe, un piatto che fonde ricordi di esperienze internazionali con l’anima italiana dello chef. Per chi preferisce un’opzione leggera, le insalate non deludono: la classica Caesar Salad e la raffinata Domingo Salad con salmone affumicato e avocado completano il menu con eleganza.

Un omaggio alla tradizione italiana

La seconda parte del Bloody Brunch rende omaggio alla cucina italiana, con piatti che parlano di famiglia e tradizione. Il Carciofo fritto, croccante e saporito, è un ricordo delle festività passate accanto alla nonna, mentre le Pappardelle al ragù “come una volta”, cucinate con vino e brodo, rievocano l’insegnamento paterno. Non manca l’Amatriciana, un classico intramontabile della cucina romana, e i Ravioli ricotta e spinaci “cremolati” al pomodoro, un piatto di famiglia che la nonna dello chef trasformava aggiungendo panna al pomodoro per rendere la preparazione ancora più cremosa e speciale.

Secondi che raccontano storie

Tra le seconde portate, la Cotoletta alla bolognese conquista con un sapore unico, grazie al prosciutto crudo di Parma, al parmigiano stagionato 24 mesi e al brodo, che richiamano i sentori del cappelletto. Il piatto principe del menu è però la Guancia di manzo brasata al Brunello di Montalcino, che riporta alla memoria le domeniche in famiglia, con il profumo dello stracotto che invadeva la casa.

La dolce chiusura: sapori che scaldano il cuore

Il brunch non sarebbe completo senza una nota dolce, e il French toast con frutti di bosco e sciroppo d’acero è un vero trionfo. Ispirato alle prime colazioni domenicali della carriera dello chef, questo piatto è un omaggio ai sapori semplici e autentici.

Un bar leggendario: mixology e fascino internazionale

Il Bar dell’Hotel Locarno non è un semplice luogo di ristoro, ma un vero e proprio tempio dedicato all’arte della mixology. Qui, ogni drink, vino o bollicina viene preparato con maestria e un’attenzione maniacale ai dettagli, trasformando ogni sorso in un’esperienza indimenticabile. L’approccio alla mixology si fonda su una passione autentica che si riflette in una proposta di quasi trenta cocktail suddivisi in tre affascinanti categorie: “Innocenti Evasioni”, per chi cerca un’eleganza senza tempo; “Rock’n’roll Star”, per gli spiriti ribelli; e “Life’s a Beach”, che evoca il relax delle spiagge esotiche. Queste creazioni si affiancano a un menu di 70 grandi classici internazionali, ognuno realizzato con ingredienti freschi e nel rispetto delle ricette originali. L’attenzione al dettaglio non si limita alla preparazione dei drink, ma si estende all’atmosfera stessa del Bar, che invita gli ospiti a immergersi in un’esperienza unica. Sia che si scelga di sorseggiare un cocktail comodamente seduti o al bancone in un’elegante informalità, ogni momento è pensato per essere intensamente piacevole e memorabile. All’Hotel Locarno, la mixology è una forma d’arte in continua evoluzione. Il team di esperti, guidato da una passione instancabile, è sempre alla ricerca di nuove emozioni e tendenze, senza mai lasciare nulla al caso. Ogni drink è un omaggio alla creatività, ma anche un tributo alla tradizione, unendo innovazione e autenticità in un equilibrio perfetto.

Il Bloody Brunch, è un’occasione per esplorare nuove interpretazioni di un classico intramontabile: il Bloody Mary. L’Head Mixologist Nicholas Pinna offre una selezione che spazia dal tradizionale al sofisticato Red Snapper, aggiungendo due varianti originali che non mancano di sorprendere: El Chapo, realizzato con tequila e mezcal, e Rye Mary, con una base di bourbon. Questi cocktail sono veri e propri racconti di sapori, pensati per accompagnare un brunch che celebra la convivialità e il piacere della scoperta.

Verso il centenario: tradizione e innovazione

Mentre si avvicina il 2025, anno del centenario, l’Hotel Locarno celebra la sua storia ricca di fascino e l’abilità di innovarsi restando fedele alle proprie radici. Che si tratti di un aperitivo sulla terrazza panoramica, di un brunch gourmet o di un cocktail preparato ad arte, ogni esperienza al Locarno è un viaggio unico tra passato e presente, con Roma come sfondo.

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Lecce: i Panettoni 300mila, un progetto di dolcezza, inclusione e rinascita https://www.fashionlifemagazine.com/lecce-i-panettoni-300mila-un-progetto-di-dolcezza-inclusione-e-rinascita/ https://www.fashionlifemagazine.com/lecce-i-panettoni-300mila-un-progetto-di-dolcezza-inclusione-e-rinascita/#respond Thu, 05 Dec 2024 20:52:21 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7885 A Lecce, i “Panettoni 300mila” prodotti da “300mila” pluripremiato hub gastronomico con emporio e laboratorio, non sono solo deliziosi e avvolti nei profumi di arance, miele e vaniglia, ma racchiudono l’essenza di un sogno di inclusione. Un laboratorio di rinascita nell’ex carcere minorile I Panettoni 300mila prendono vita nel laboratorio situato nell’ex carcere minorile di Lecce, un…

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A Lecce, i “Panettoni 300mila” prodotti da “300mila” pluripremiato hub gastronomico con emporio e laboratorio, non sono solo deliziosi e avvolti nei profumi di arance, miele e vaniglia, ma racchiudono l’essenza di un sogno di inclusione.

Un laboratorio di rinascita nell’ex carcere minorile

I Panettoni 300mila prendono vita nel laboratorio situato nell’ex carcere minorile di Lecce, un luogo che oggi pulsa di speranza e secondi inizi. Qui, alcuni detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola, prossimi al fine pena, trovano un’opportunità concreta di reinserimento sociale. È un progetto reso possibile grazie alla collaborazione tra il patron di 300mila, Davide De Matteis, e il Ministero della Giustizia. Dal 2019, questa sinergia ha dato vita a un modello virtuoso, in cui la pasticceria diventa il mezzo per costruire un futuro migliore.

Il gusto dell’artigianalità: una ricetta d’eccellenza

Realizzati sotto la guida dello Chef Director Marco Silvestro, i Panettoni 300mila nascono da una lavorazione lenta e meticolosa: trenta ore di lievitazione con un lievito madre antico di vent’anni, ingredienti biologici e materie prime selezionate. Quest’anno, la proposta spazia dal Panettone Classico, impreziosito da uvetta e scorze d’arancia, alle varianti gourmet al CioccolatoPistacchio, e al “Panettone Particolare” con fichi, noci, arance e una copertura di cioccolato. 

Ogni panettone è un’opera d’arte anche nel packaging: stilizzazioni dei monumenti iconici di Lecce, come la Basilica di Santa Croce e Porta Napoli, adornano le confezioni, celebrando il legame profondo con il territorio.

Un laboratorio all’avanguardia e un’offerta ricca

Il laboratorio, un’area di mille metri quadrati, unisce tradizione e innovazione, puntando su processi sostenibili e un’attenzione autentica alla salute e all’ambiente. Ma l’offerta del 300mila va oltre i panettoni. Tra i prodotti più apprezzati ci sono il Pan 300 (un pan reale all’arancia, mandorle e pistacchio), il torrone salentino, le conserve, e una vasta selezione di biscotti e dolci artigianali. Non mancano proposte vegane, come i biscotti allo zenzero, e le tavolette di cioccolato in diverse varianti.

La visione di un imprenditore illuminato

Alla guida di questo progetto c’è Davide De Matteis, un imprenditore che ha saputo trasformare una tradizione familiare in una realtà innovativa e internazionale. Dopo un’esperienza come bar manager in Germania, De Matteis è tornato nel Salento per fondare il 300mila Lounge Bar, eletto più volte “Miglior Bar dell’Anno” dalla Guida del Gambero Rosso. Nel tempo, il suo progetto è cresciuto, includendo il ristorante Nazionale, la Terrazza 300mila e una rete di catering di successo. Con l’apertura nel 2019 del laboratorio nell’ex carcere minorile, De Matteis ha segnato un passo ulteriore verso un’imprenditoria che combina eccellenza e responsabilità sociale.

Dove trovare i Panettoni 300mila

Chi desidera assaporare i Panettoni 300mila ordinare online attraverso il sito ufficiale 300mila.it.

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Tra arte, musica e cucina il The St. Regis Rome ha accolto l’evento “L’Arte di Vivere”  https://www.fashionlifemagazine.com/tra-arte-musica-e-cucina-il-the-st-regis-rome-ha-accolto-levento-larte-di-vivere/ https://www.fashionlifemagazine.com/tra-arte-musica-e-cucina-il-the-st-regis-rome-ha-accolto-levento-larte-di-vivere/#respond Sat, 16 Nov 2024 16:57:49 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7760 Si è conclusa con grande successo la terza edizione de “L’Arte di Vivere,” una celebrazione esclusiva di arte, musica e cucina che ha preso vita tra le eleganti mura del The St. Regis Rome dal 12 al 14 novembre. In queste tre giornate, il leggendario hotel ha offerto un'esperienza immersiva nel suo stile distintivo, con una serie di eventi pensati per esaltare la cultura del bien vivre e dell’ospitalità italiana.

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Si è conclusa con grande successo la terza edizione de “L’Arte di Vivere,” una celebrazione esclusiva di arte, musica e cucina che ha preso vita tra le eleganti mura del The St. Regis Rome dal 12 al 14 novembre. In queste tre giornate, il leggendario hotel ha offerto un’esperienza immersiva nel suo stile distintivo, con una serie di eventi pensati per esaltare la cultura del bien vivre e dell’ospitalità italiana.

Un calendario fitto di eventi all’insegna dell’eccellenza artistica e culinaria

L’edizione 2024 ha regalato momenti indimenticabili, dove ogni dettaglio è stato curato per offrire agli ospiti un’esperienza completa di relax, bellezza e sapori unici. Ogni mattina, la giornata iniziava con un concerto dal vivo del Metropolitan String Quintet, un omaggio musicale alla città di Roma. A seguire, l’hotel si trasformava in un palcoscenico culinario con il pranzo nella storica La Credenza di Augusto 1894, dove l’Executive Chef Francesco Donatelli ha proposto un menù che ha reso omaggio alla tradizione romana, esplorando anche sapori internazionali. Il pomeriggio proseguiva con i rituali esclusivi del brand St. Regis, tra cui l’iconico Bloody Mary, il raffinato Afternoon Tea e lo spettacolare champagne sabering, accompagnati dalle melodie dal vivo del trio Massaroni, Asja e Civiletti. Il Lumen Cocktail & Cuisine, cuore pulsante dell’hotel, è stato il luogo d’incontro per queste esperienze, rivelandosi ancora una volta un teatro di eventi artistici, musicali e gastronomici apprezzati dagli ospiti internazionali e dagli affezionati romani.

Una celebrazione unica per i 120 anni del brand St. Regis

Quest’anno, “L’Arte di Vivere” ha assunto un’importanza ancora maggiore, celebrando i 120 anni del marchio St. Regis con un evento speciale: per la prima volta, i tre hotel St. Regis italiani (Roma, Firenze e Venezia) si sono uniti per offrire ai partecipanti alcuni dei rituali che caratterizzano ciascuna delle proprietà. Il 12 novembre, il team F&B del The St. Regis Venice ha presentato la propria versione del Bloody Mary, il Santa Maria, preparato con un bicchiere ispirato alla chiesa di Santa Maria della Salute di Venezia. Questa versione esclusiva è stata preparata utilizzando tecniche innovative, come la chiarificazione del pomodoro, per donare un gusto sofisticato e visivamente affascinante.

Il 13 novembre è stato il turno di The St. Regis Florence con l’esclusivo Bespoke Tea Ritual, guidato dalla tea sommelier Elena Matei. Gli ospiti hanno avuto l’opportunità di scegliere tra una selezione di fiori ed erbe per creare la propria miscela personalizzata, accompagnata da una varietà di dolci e pasticcini fatti in casa, in un contesto arricchito da musica dal vivo e bellezze artistiche.

Cultura e gastronomia: un connubio perfetto nei Lumen Talks

Non solo intrattenimento: uno degli appuntamenti più attesi è stato il Lumen Talk del 13 novembre, un evento di confronto culturale con interventi del Fondo Ambiente Italiano (FAI), Galleria Continua e altri esperti d’arte e cultura. Il tema di quest’anno, “Roma è… patrimonio storico e artistico”, ha esplorato la profonda eredità culturale della capitale italiana, rafforzando il legame tra The St. Regis Rome e la città eterna.

Serate gourmet con grandi chef

Ogni serata dell’evento ha visto la partecipazione di chef di altissimo livello. Il 12 novembre, la serie “Mozzichi d’Italia” è stata inaugurata dallo chef stellato Daniele Lippi del ristorante Acquolina, che ha proposto un menù degustazione in perfetto abbinamento con le note del Trio Borghese Swing & Jazz Manouche. Il 13 novembre, la cena è stata curata in collaborazione con lo chef Edoardo Fumagalli di Locanda Margon, accompagnata dalle bollicine di Ferrari Spumanti e dalla musica del Ciribiribin Sextet. L’ultima sera, il 14 novembre, ha visto la presentazione dell’iniziativa “Arte e Cibo”, frutto della collaborazione tra Galleria Continua e Fondazione Pistoletto Cittadellarte, che ha esplorato il tema della cittadinanza europea attraverso il linguaggio universale del cibo e dell’arte. La cena finale è stata arricchita dall’esibizione del Duo Londinese Faith Lynch e dalle creazioni gastronomiche del rinomato ristorante Lo Scoglio di Nerano, che ha chiuso l’evento in grande stile.

Un menù d’eccellenza per celebrare la cultura culinaria italiana

Tra le delizie proposte, spiccava un menù esclusivo di Locanda Margon in collaborazione con lo chef Edoardo Fumagalli, ha voluto omaggiare la sua arte attraverso un menù che è andato oltre la semplice esperienza gastronomica, proponendo piatti che hanno raccontato il territorio trentino e la sua cucina attraverso accostamenti inaspettati e tecniche di alta cucina. Il tutto accompagnato dall’eleganza delle bollicine FerrariAperitivo: un inizio squisitamente raffinato. L’aperitivo ha rappresentato l’anticipazione perfetta di una serata all’insegna dei sapori sorprendenti e delle combinazioni uniche. Fumagalli ha proposto una burrata con alici del Cantabrico e lamponi, un connubio audace e sofisticato, dove la morbidezza della burrata si fondeva con la sapidità delle alici e l’acidità dei lamponi, creando un equilibrio delicato e indimenticabile. L’aperitivo è continuato con un astice abbinato a gel d’arancia e uova di salmone selvatico, che ha portato nel piatto la freschezza del mare e la dolcezza degli agrumi. L’astice, dolce e delicato, veniva esaltato dalle note agrumate del gel d’arancia, mentre le uova di salmone selvatico aggiungevano un tocco di salinità e una texture vivace. A seguire, una nuvola di Trentingrana con topinambur ha omaggiato il Trentino, esprimendo una complessità di sapori terrosi e dolci, mentre una sfoglia soffiata allo speck ha portato una nota croccante e affumicata. Antipasto: i sapori puri della montagna. Il viaggio culinario ha proseguito con un antipasto ispirato ai sapori della montagna: un’insalata di montagna, preparata con erbe locali raccolte nei prati trentini, abbinata a trota affumicata delle Dolomiti. Il piatto, condito con un dressing alle gemme di abete, esprimeva la freschezza del territorio e i profumi delle foreste alpine. Le erbe di montagna donavano note aromatiche e leggermente amaricanti, mentre la trota, delicatamente affumicata, apportava una nota di umami e arricchiva il piatto con il sapore puro della montagna. Primo piatto: un omaggio alla tradizione italiana con tocchi di innovazione. Per il primo piatto, lo chef ha scelto un tortello di baccalà adagiato su una passatina di ceci al rosmarino. La combinazione di baccalà e ceci ha richiamato i sapori della tradizione, mentre il rosmarino ha aggiunto una nota erbacea che ha reso il piatto ancor più aromatico. Il tortello, dalla sfoglia delicata, racchiudeva un ripieno intenso e saporito, bilanciato dalla salsa cicorietta e dai germogli freschi, per un piatto che coniuga semplicità e raffinatezza. Secondo piatto: la tenerezza e il gusto intenso del vitellino della Val Rendena. Il secondo piatto ha portato in tavola una prelibatezza d’eccellenza: la guancia di vitellino della Val Rendena, simbolo della gastronomia trentina. Preparata con maestria, la guancia di vitellino è stata cotta a lungo per ottenere una tenerezza assoluta, accompagnata da un cuore di lattughino scottato. La salsa alla santoreggia di bosco ha aggiunto un tocco aromatico e boschivo, evocando i profumi delle valli alpine e donando al piatto una personalità unica. Dessert: un dolce finale tra freschezza e colori dei frutti di bosco. La cena si è conclusa con un dessert fresco e raffinato: una mousse ai mirtilli, arricchita da un coulis di frutti di bosco e fragole marinate. La mousse, soffice e leggera, era perfettamente bilanciata dal coulis acidulo e dalle fragole, per un dessert che ha portato al palato la freschezza dei boschi e il sapore autentico dei frutti di montagna.

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Sofitel Rome Villa Borghese: Il Settimo Roman Cuisine & Terrace tra menù speciali e vista mozzafiato https://www.fashionlifemagazine.com/sofitel-rome-villa-borghese-il-settimo-roman-cuisine-terrace-tra-menu-speciali-e-vista-mozzafiato/ https://www.fashionlifemagazine.com/sofitel-rome-villa-borghese-il-settimo-roman-cuisine-terrace-tra-menu-speciali-e-vista-mozzafiato/#respond Wed, 13 Nov 2024 10:01:34 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7646 Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il Sofitel Rome Villa Borghese apre le porte di una delle esperienze culinarie più esclusive e panoramiche della città. Il suo ristorante e bar, Settimo Roman Cuisine & Terrace, è pronto ad accogliere ospiti da tutto il mondo, offrendo una combinazione di tradizione romana e raffinatezza francese. Situato al settimo piano dell’hotel, si affaccia sui giardini di Villa Medici e Villa Borghese, con un panorama unico che include la maestosa cupola di San Pietro. Il ristorante, accoglie con un’offerta gastronomica ricca di sapori e atmosfere che reinterpretano la cucina italiana attraverso la lente dell’alta gastronomia e dell’eleganza francese.

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Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il Sofitel Rome Villa Borghese apre le porte di una delle esperienze culinarie più esclusive e panoramiche della città. Il suo ristorante e bar, Settimo Roman Cuisine & Terrace, è pronto ad accogliere ospiti da tutto il mondo, offrendo una combinazione di tradizione romana e raffinatezza francese. Situato al settimo piano dell’hotel, si affaccia sui giardini di Villa Medici e Villa Borghese, con un panorama unico che include la maestosa cupola di San Pietro. Il ristorante, accoglie con un’offerta gastronomica ricca di sapori e atmosfere che reinterpretano la cucina italiana attraverso la lente dell’alta gastronomia e dell’eleganza francese.

Un viaggio culinario tra sapori italiani e francesi

Il cuore pulsante della proposta gastronomica è l’Executive Chef Giuseppe D’Alessio, la cui cucina reinterpreta le tradizioni romane con creatività, lasciando spazio a influenze francesi. Il menù delle feste è pensato per accogliere i gusti di tutti, con piatti creati su misura per vegetariani, bambini e amanti della buona tavola. L’idea di fondo è quella di creare un connubio tra i sapori e le tradizioni dei due Paesi, con piatti inediti che uniscono ingredienti e tecniche culinarie, ed è pronto per celebrare il Natale e il Capodanno con stile e originalità. Per i più piccoli, il bar manager Dima Ciocia ha ideato il Mocktail “Settimo Red”, un cocktail analcolico a base di frutti rossi, zucchero liquido, succo di limone, ananas e cranberry, un drink pensato per far vivere anche ai più giovani un’esperienza speciale.

Menù della Vigilia di Natale: tra tradizione e raffinatezza

Per la Vigilia, lo chef ha elaborato un menù che onora la tradizione italiana con un tocco sofisticato. Tra gli antipasti spicca il carpaccio di gamberi rossi di Mazara del Vallo, accompagnato da agrumi, finocchi e un dressing alle alghe, un piatto che cattura la freschezza del mare e della terra. Segue una selezione di primi piatti come i triangoli ripieni di fonduta di zucca, esaltati da una salsa al blu di bufala, timo, limone e tartufo nero.

Passando ai secondi, il petto d’anatra con gel al mandarino, crumble di cocco, insalatina e purè di patate viola regala un’esperienza di gusto che unisce sapori invernali e note dolci e agrumate. Gli amanti del pesce potranno gustare i bocconcini di sogliola e astice, serviti su mousse di patate, bon bon di spinaci e una generosa spolverata di tartufo bianco.

Per gli ospiti vegetariani, lo chef propone piatti altrettanto ricercati come l’uovo biologico croccante con cuore liquido, accompagnato da una salsa di parmigiano e tartufo nero pregiato, e gli arancinetti di melanzane ripieni di provola affumicata e cioccolato fondente Valrhona, su coulis di pomodoro e salsa al basilico. I vegetariani potranno gustare anche i bigoli mantecati al tartufo bianco e il fagottino croccante di verdure di stagione, che offre un’esplosione di sapori accompagnati da salse originali.

Menù di Capodanno: sapori esclusivi per celebrare il nuovo anno

Per salutare l’anno vecchio e accogliere il nuovo, il Settimo propone un menù esclusivo, con piatti che rendono omaggio ai migliori ingredienti italiani e francesi. La ostrica alla puttanesca e lo scampo in trasparenza al tartufo nero pregiato aprono le danze con eleganza e freschezza. Tra gli antipasti, il carpaccio di capesante servito con maionese alle alghe, finger lime e croccante di zenzero rappresenta un connubio delicato e audace di sapori.

Il primo piatto è un sontuoso risotto in guazzetto di mare con spuma di ostriche e tartufo bianco, un piatto che celebra la ricchezza del mare e l’eleganza del tartufo. Il secondo propone il bignè di astice croccante su crema di pastinaca con puntarelle e glassa agrodolce, seguito dal filetto di vitellone bianco dell’Appennino IGP, farcito con cuore di mazzancolle e caviale Asetra, una portata che unisce carne e pesce in un equilibrio sofisticato.

Anche il menù vegetariano di Capodanno propone piatti straordinari, come la mousse di formaggio e finger lime, il rostì di patate con cremoso di zucca e uova di quaglia e il risotto “Riserva San Massimo” mantecato al tartufo bianco. Tra i secondi vegetariani, la parmigiana sfogliata di melanzane croccanti con crema di stracciatella e tartufo nero pregiato rappresenta un tributo ai sapori italiani rivisitati in chiave gourmet.

Un’atmosfera magica per celebrare le feste

Durante tutto il periodo natalizio, il rooftop Settimo si trasforma in un luogo d’incontro e celebrazione, ideale per un brindisi di fine anno con amici, colleghi e familiari. L’ambiente elegante, l’atmosfera rilassata e la vista panoramica su Roma creano il contesto perfetto per degustare gli aperitivi dedicati, che includono selezioni di finger food e bevande raffinate, o per eventi aziendali in un contesto unico e memorabile.

Sofitel Rome Villa Borghese: l’eleganza della Dolce Vita incontra l’Art de Vivre francese

Situato nel cuore della capitale, il Sofitel Rome Villa Borghese è un antico palazzo del XIX secolo ristrutturato dall’architetto Jean Philippe Nuel. L’hotel incarna il fascino della Dolce Vita romana combinato con l’Art de Vivre francese, offrendo un’esperienza lussuosa ma rilassata, con 78 camere e suite, sale per eventi e un fitness center. A pochi passi dalle principali attrazioni della città, l’hotel è una meta ideale per chi desidera vivere Roma nel periodo natalizio con stile e comfort.

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W Rome: Stagione A/W 2024-25, tra cucina d’autore e mixology di avanguardia https://www.fashionlifemagazine.com/w-rome-stagione-a-w-2024-25-tra-cucina-dautore-e-mixology-di-avanguardia/ https://www.fashionlifemagazine.com/w-rome-stagione-a-w-2024-25-tra-cucina-dautore-e-mixology-di-avanguardia/#respond Fri, 08 Nov 2024 09:51:33 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7468 Il W Rome si prepara a stupire nuovamente con una stagione autunno/inverno 2024-2025 ricca di novità in ambito culinario e mixology, facendo leva sulla propria identità come crocevia di musica, arte e gastronomia d’avanguardia. L’albergo, sinonimo di lusso non convenzionale e libertà espressiva, svela una programmazione che si propone di offrire esperienze immersive tra sapori innovativi e cocktail ispirati alle costellazioni, facendo del W Lounge e del ristorante dell’hotel un punto di riferimento a Roma per i palati più esigenti.

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Il W Rome si prepara a stupire nuovamente con una stagione autunno/inverno 2024-2025 ricca di novità in ambito culinario e mixology, facendo leva sulla propria identità come crocevia di musica, arte e gastronomia d’avanguardia. L’albergo, sinonimo di lusso non convenzionale e libertà espressiva, svela una programmazione che si propone di offrire esperienze immersive tra sapori innovativi e cocktail ispirati alle costellazioni, facendo del W Lounge e del ristorante dell’hotel un punto di riferimento a Roma per i palati più esigenti.

La cucina intuitiva di Adriano Rausa al W Lounge

La cucina del W Rome, affidata al nuovo executive chef Adriano Rausa, si distingue per un approccio che fonde tradizione e innovazione, proponendo una “cucina intuitiva” in grado di esprimere al meglio le ricchezze della gastronomia mediterranea. Nel W Lounge, gli ospiti possono godere di un’esperienza culinaria all-day dining, caratterizzata da piatti che richiamano la semplicità e l’essenza degli ingredienti, abbinati a una drink list tematica unica nel suo genere.

Questa nuova drink list, dedicata alle costellazioni, è pensata per offrire un viaggio sensoriale. Ogni cocktail è un piccolo capolavoro che abbina sapori audaci a ingredienti selezionati, creando un’esperienza di mixology che riflette la filosofia “whatever, whenever” del W Rome.

Venus apre questa galassia di sapori: un cocktail fresco e profumato che combina Cordiale di pompelmo, fiore di cappero, paprika, hibiscus e Tequila Casamigos Blanco. Questo mix viene servito con una Ferratella di tonno rosso del Mediterraneo, puntarelle romane e limone, accompagnata da carciofi, mentuccia e Pecorino Romano DOP. Venus rappresenta la quintessenza del gusto mediterraneo reinterpretato in chiave moderna.

Segue Andromeda, un omaggio all’equilibrio tra eleganza e innovazione. Preparato con Gin Bareksten alle bacche di Goji, agrumi, pepe nero e oliva itrana, Andromeda viene abbinato a un piatto di vitello cotto a bassa temperatura, accompagnato da salsa tonnata, jus di vitello e capperi. Questo cocktail esalta sapori morbidi e aromatici, affiancandosi perfettamente anche alla “Norma” dello chef Rausa, un pacchero trafilato al bronzo condito con melanzane, pomodorini siciliani e ricotta salata.

A chiudere il percorso, The Moon, un cocktail suadente e complesso, realizzato con Vodka Altamura, Crème de Cacao, liquore al caffè Mr. Black, Abbotts Bitter e spuma al cocco. È servito insieme ai celebri “Falsi d’autore” di Fabrizio Fiorani: piccole delizie ispirate al mondo dolciario come arachide, lampone e caffè, per un finale che unisce dolcezza e creatività.

Mixology internazionale e esperienze sensoriali

Durante l’evento di lancio della nuova stagione, il W Rome ha ospitato una guest experience con il Vender Bar di Taiwan, noto per la sua posizione al #30 della classifica Asia’s 50 Best Bars 2024. Gli esperti mixologist Summer Chen e Darren Lim hanno portato in scena la loro maestria, regalando agli ospiti romani un assaggio di sapori asiatici intrecciati con le essenze italiane, creando una sinergia che rappresenta l’anima cosmopolita del W Lounge.

L’Hotel

Inaugurato nell’aprile 2022, il W Rome segna l’arrivo del brand W in Italia. Situato in due palazzi del XIX secolo, l’hotel di 162 camere combina architettura storica e design contemporaneo firmato Meyer Davis Studio, con mobili dai colori vivaci e superfici riflettenti. Le 147 camere e 15 suite, tra cui l’Extreme Wow Suite, offrono eleganza e comfort, molte con balconi e terrazze panoramiche. Il Giardino Clandestino, cuore pulsante dell’hotel, è ideale per un “Aperitivo Eterno” con street food siciliano. Gli ospiti possono gustare i dolci di Fabrizio Fiorani da Zucchero x Fiorani e godersi il W Lounge con cocktail e musica dal vivo. Sulla terrazza, il Wet Deck con piscina e la Seu Pizza con Vista offrono una vista spettacolare su Roma, accompagnata dai crudi e dalle pizze di Pier Daniele Seu.

Programmazione musicale d’avanguardia

Ogni serata al W Lounge è accompagnata da una selezione musicale curata, che trasforma l’ambiente in un’esperienza multisensoriale. A partire da novembre, il calendario musicale si arricchisce di nuovi appuntamenti settimanali, con una rotazione di DJ residenti e performance live, progettate per offrire un’esperienza immersiva nel panorama musicale internazionale. Ogni giovedì, HOUSE OF DISCOVERY con DJ Giordano Locatelli esplora sonorità funky, soul, afro e house, mentre il venerdì, ON THE ROCKS con Leoilmiodj (Leonardo Sinibaldi) accompagna gli ospiti in un viaggio musicale che va dal rock classico alle tendenze indie e new wave. Il sabato, con ELECTRICA e DJ Mantis, è un’immersione nei ritmi percussivi e nelle sonorità elettroniche, mentre la domenica NOTTI MAGICHE con DJ Fujiko Mine (Silvia Teti) rende omaggio ai grandi classici della musica italiana, risvegliando nostalgia e emozioni in chiunque voglia lasciarsi trasportare dalla melodia. Non solo cucina e mixology, ma anche arte e cultura. Il W Rome presenta il terzo volume del magazine PLEASURE, con oltre cento pagine dedicate a raccontare storie che intrecciano l’albergo con il tessuto urbano di Roma. Questa edizione ospita inoltre un’opera d’arte site-specific di Camilla Falsini, LIVE ETERNAL, un tributo visivo all’anima del W Rome, dove passato e futuro si incontrano in un’armonia senza tempo. L’opera, svelata durante l’evento di presentazione, resterà in esposizione per tutto il 2025, rendendo il W Rome un luogo di incontro non solo per il gusto, ma anche per l’arte contemporanea.

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Finger’s Roma: un nuovo capitolo per l’esperienza Fusion Nippo-Brasiliana https://www.fashionlifemagazine.com/fingers-roma-un-nuovo-capitolo-per-lesperienza-fusion-nippo-brasiliana/ https://www.fashionlifemagazine.com/fingers-roma-un-nuovo-capitolo-per-lesperienza-fusion-nippo-brasiliana/#respond Fri, 08 Nov 2024 09:15:23 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=7376 Finger’s Roma, rinomato ristorante fusion di ispirazione nippo-brasiliana, avvia un nuovo capitolo sotto la guida del direttore Danilo Gaggioli. Questo ristorante, che fa parte della celebre catena con sedi a Milano e Porto Cervo, mantiene le sue radici culinarie ma intensifica l’attenzione sull’esperienza dell’ospite, offrendo non solo un viaggio gastronomico ma anche una serata di intrattenimento e convivialità.

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Finger’s Roma, rinomato ristorante fusion di ispirazione nippo-brasiliana, avvia un nuovo capitolo sotto la guida del direttore Danilo Gaggioli. Questo ristorante, che fa parte della celebre catena con sedi a Milano e Porto Cervo, mantiene le sue radici culinarie ma intensifica l’attenzione sull’esperienza dell’ospite, offrendo non solo un viaggio gastronomico ma anche una serata di intrattenimento e convivialità.

Un’esperienza immersiva tra gastronomia e intrattenimento

Situato nel cuore di Roma, a pochi passi da Piazza del Popolo, Finger’s è sinonimo di cucina fusion che fonde influenze giapponesi e brasiliane in un ambiente sofisticato. Dal 2017, questo locale è diventato una meta per i romani e i visitatori della città alla ricerca di un’esperienza culinaria eclettica. Il nuovo direttore punta ora a rendere ogni cena un momento speciale, unendo il buon cibo a un’atmosfera ricca di divertimento e intrattenimento, con un tocco di esclusività. Il concept rimane fedele al connubio di tradizione giapponese e calore brasiliano, con una cucina che sorprende e delizia visivamente con impiattamenti spettacolari e accostamenti di sapori unici.

Dal Brasile al Giappone: un menù che sorprende

Il menù di Finger’s Roma celebra la cucina fusion nippo-brasiliana con oltre 70 piatti, dalle delicate tartare ai tacos, dal ceviche ai nigiri. Piatti iconici come il Black Cod all’arancia, preparato in 48 ore, o la Picanha con riso e verdure, si affiancano a creazioni più audaci come la Bistecca Tomahawk da un chilo e il delicato Yakiniku, un piatto di carne servito su letto di riso con uovo fritto e salsa tipica. Per chi desidera esplorare il meglio della cucina stagionale, il ristorante offre anche due percorsi di degustazione Omakase, che mettono in risalto ingredienti freschi e pregiati.

Qualità senza compromessi: il segreto del successo di Finger’s Roma

La qualità è una vera ossessione per Finger’s Roma, che seleziona il pesce più fresco dai mari di tutto il mondo e lo prepara con tecniche rispettose della tradizione giapponese. Tonno rosso e ricciola dal Mediterraneo, merluzzo dall’Alaska e altre prelibatezze vengono trattate con cura per esaltare al massimo i loro sapori naturali. Ogni ingrediente è scelto e servito per regalare un’esperienza culinaria eccezionale.

Un ambiente di charme per un’atmosfera eterna

Il ristorante mantiene un’estetica raffinata e accogliente, con divani in velluto e luci soffuse che evocano un’atmosfera di “Dolce Vita” moderna. Con 60 coperti interni e altri 40 sotto il portico, Finger’s Roma può accogliere oltre 100 ospiti ogni sera, creando un rifugio sofisticato dove gustare un aperitivo o una cena di classe, all’insegna della convivialità.

Cocktail d’autore: l’arte del mixology

La carta dei drink è curata dal talentuoso barman John Rheymar Salazar Bolus, che combina ingredienti esotici da tutto il mondo con tecniche di mixology nippo-brasiliana. Dai classici come il Lychee Martini, a base di Gin giapponese e succo di lychee, ai cocktail esclusivi come il Ladies Choice, preparato con Bombay Gin, succo di mirtillo e lampone, ogni drink è un’esplosione di sapori studiata per accompagnare il menù con stile.

Intrattenimento al centro: tra musica e flair bartending

A partire da settembre 2024, Finger’s Roma inaugura un calendario di eventi musicali che accompagneranno la cena con esibizioni live e DJ set. Ogni giovedì, il trio acustico Alberto Laurenti & i Rumba de Mar porta un tocco di magia, mentre nei weekend la musica accompagna fino a tarda sera. Anche dietro al bancone, l’intrattenimento è assicurato con esibizioni di flair bartending, dove il barman stupisce con spettacolari acrobazie nella preparazione dei cocktail.

Un punto di riferimento per la Roma esclusiva

Da sempre meta di una clientela di élite, Finger’s Roma continua ad attrarre calciatori, attori e designer in cerca di privacy e qualità. L’obiettivo del locale è distinguersi, continuando a sorprendere anche in una città storica come Roma, dove il nuovo e l’esclusivo trovano sempre terreno fertile per innovare e ispirare. Finger’s non si accontenta di essere uno dei tanti, ma si propone come una delle esperienze più memorabili della Capitale.

Un viaggio tra passato e futuro: la storia del brand

Finger’s è nato a Milano nel 2004 grazie alla visione dello chef nippo-brasiliano Roberto Okabe e dell’ex calciatore Clarence Seedorf, impegnato nella promozione dell’inclusività culturale. Il primo locale di Milano era una vera e propria oasi urbana di 1.400 metri quadrati, ispirato ai giardini giapponesi, che ha dato il via a una serie di aperture di successo tra cui quella di Porto Cervo, Roma, e nuovi locali a Milano, come il Finger’s Club e Finger’s A.R.T.S., pensati per offrire esperienze culinarie in contesti unici e affascinanti.

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