Sostenibilità Archivi - Fashionlife Magazine https://www.fashionlifemagazine.com/category/sostenibilita/ tutto su cultura, attualità, bellezza, luxury ... Tue, 21 Jan 2025 09:09:53 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7.2 https://www.fashionlifemagazine.com/wp-content/uploads/2025/02/cropped-Icon_fashionlifemagazine-32x32.png Sostenibilità Archivi - Fashionlife Magazine https://www.fashionlifemagazine.com/category/sostenibilita/ 32 32 Bluehouse: L’Architettura Ecosostenibile che Trasforma la Casa in un Rifugio Naturale https://www.fashionlifemagazine.com/bluehouse-larchitettura-ecosostenibile-che-trasforma-la-casa-in-un-rifugio-naturale/ https://www.fashionlifemagazine.com/bluehouse-larchitettura-ecosostenibile-che-trasforma-la-casa-in-un-rifugio-naturale/#respond Tue, 21 Jan 2025 09:09:50 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=8266 Opera Bluehouse, azienda fondata e guidata da Marco Bittuleri sceglie Milano lo showroom di Ecosistema, in via Gaetano Giardino, vicino al Duomo per far conoscere le abitazioni ecosostenibili. Nello spazio si trovano le case che utilizzano il legno per migliorare l’esperienza di vita tra le mura domestiche struttura leggera, aria pulita, rispetto per l’ambiente e…

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Opera Bluehouse, azienda fondata e guidata da Marco Bittuleri sceglie Milano lo showroom di Ecosistema, in via Gaetano Giardino, vicino al Duomo per far conoscere le abitazioni ecosostenibili. Nello spazio si trovano le case che utilizzano il legno per migliorare l’esperienza di vita tra le mura domestiche struttura leggera, aria pulita, rispetto per l’ambiente e bellezza estetica. L’azienda che trae ispirazione dalle “zone blu” dell’Ogliastra in Sardegna con anche una seconda sede in Trentino-Alto Adige, progetta, costruisce, ristruttura in legno edifici e abitazioni in grado di favorire alti standard qualitativi in completa armonia con l’ambiente capace di provvedere al proprio fabbisogno energetico. I materiali duttili utilizzati, di origine naturale, sono capaci di rigenerarsi autonomamente, in modo da garantire autosufficienza energetica e una condizione di vita domestica ideale, assolutamente salubre, senza trascurare gli alti standard antisismici. Performance elevate in termini di isolamento termico permettendo un risparmio energetico, di leggerezza con la possibilità così di costruire in altezza, riducendo il consumo di suolo, di sicurezza con materiale antisismico e rapidità di costruzione. “Fino a oggi – spiega Marco Bittuleri Ceo di Bluehouse, studioso di architettura, nativo sardo di Arzana in Ogliastra, già geometra e tecnico di cantiere, e da sempre appassionato di architettura Bauhaus – la longevità è stata spesso associata esclusivamente all’ambito alimentare, ma un elemento cruciale della nostra vita quotidiana è rappresentato dagli edifici in cui trascorriamo il nostro tempo.”, ha dichiarato Bittuleri. “L’80% delle nostre giornate si svolge all’interno di ambienti chiusi, dove l’aria che respiriamo non è mai pura, alterata da un eccesso di umidità, dai detergenti che utilizziamo, ma soprattutto dai materiali costruttivi. L’uso di materiali naturali nelle costruzioni consente di migliorare sensibilmente la qualità dell’aria interna; questi sono poi facilmente reperibili, permettendoci di costruire una Bluehouse praticamente ovunque”.

Bluehouse ha ideato una collaborazione la Maison De Santi by Martin Alzarez per una sfilata di abiti di alta moda realizzati con gli stessi materiali utilizzati per la costruzione di case in legno.  Le materie prime utilizzate per ogni abito sono isolanti naturali, teli trasparenti e carte da parati cioè gli stessi materiali utilizzati nelostruzione di una casa per garantire l’equilibrio tra individuo e involucro. 

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TURISMO: AGCI CON LOCALTOURISM.IT PER LA PROMOZIONE DELL’ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY COOPERATIVO https://www.fashionlifemagazine.com/turismo-agci-con-localtourism-it-per-la-promozione-delleccellenza-del-made-in-italy-cooperativo/ https://www.fashionlifemagazine.com/turismo-agci-con-localtourism-it-per-la-promozione-delleccellenza-del-made-in-italy-cooperativo/#respond Wed, 11 Dec 2024 08:35:32 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=8033 “Heritage of the Apulian Experience” è l’evento nel quale AGCI insieme a Horizon Solutions partecipa per lanciare un progetto volto alla promozione della cultura, dell’enogastronomia e del turismo attraverso le nostre cooperative.

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“Heritage of the Apulian Experience” è l’evento nel quale AGCI insieme a Horizon Solutions partecipa per lanciare un progetto volto alla promozione della cultura, dell’enogastronomia e del turismo attraverso le nostre cooperative.

Presso Palazzo Fornari del Borgo Antico di Cerignola, in provincia di Foggia, dal 14 al 16 Dicembre, avrà luogo l’evento “Heritage of the Apulian Experience”, che vedrà la partecipazione di AGCI con la presenza e l’intervento del presidente Nazionale, Giovanni Schiavone, e che sarà un’occasione di confronto tra rappresentanti istituzionali, imprenditori, per un rilancio del territorio dal punto di vista culturale, economico, sociale e digitale. La manifestazione sarà l’occasione per presentare il progetto CoopLocaltourism.it, nato dalla collaborazione tra AGCI Nazionale e la Rete del Mediterraneo, presieduta dall’imprenditore Enzo Dota, per l’implementazione e per condividere la propria esperienza della piattaforma Localtourism.it con il mondo cooperativo AGCI.

Il progetto ha l’obiettivo di sostenere il turismo cooperativo attraverso il patrimonio enogastronomico, culturale, favorendo l’opportunità di raccontare le storie autentiche del Made in Italy attraverso una rete di Local Manager e Local Ambassador AGCI diffusa su tutto il territorio, con il coinvolgimento di Horizon Solutions, società cooperativa specializzata nella digitalizzazione, che opererà in qualità di coordinatore nazionale. Attualmente le cooperative coinvolte nel progetto sono 15 e operano nelle regioni: Puglia, Sardegna, Abruzzo, Calabria, ma è solo l’inizio di un percorso che ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i territori.

Localtourism.it, nello specifico, è una piattaforma digitale ideata dalla Rete del Mediterraneo per valorizzare il patrimonio italiano, integrando diversi settori che abbracciano il Made in Italy e creando un effettivo legame tra il consumatore, il territorio e il turismo locale. Con il sistema di Localtourism.it ogni prodotto è dotato di QR Code che collega i consumatori alla storia del prodotto e del proprio territorio. Il consumatore, con questo sistema, può approfondire la conoscenza del produttore, delle tradizioni locali, dei punti d’interesse, trasformando ogni acquisto in un un’esperienza turistica, in un’opportunità di scoperta del territorio e conferendo alle cooperative maggiore visibilità sui mercati nazionali ed esteri.

Per il presidente Giovanni Schiavone: “Questo progetto ambizioso e virtuoso intende essere un’opportunità per le nostre cooperative che lavorano per incentivare il turismo, diffondere l’autenticità dei propri prodotti, agevolare la narrazione e la promozione del territorio. Con Localtourism.it molti settori chiave del Made in Italy possono integrarsi e fare rete: dell’agroalimentare all’artigianato, dalla cultura al turismo incentivando di conseguenza occupazione e creando sinergie con le imprese locali”.

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Vino e arte al Castello di Albola nel Chianti. https://www.fashionlifemagazine.com/weekend-tra-vino-e-arte-al-castello-di-albola/ https://www.fashionlifemagazine.com/weekend-tra-vino-e-arte-al-castello-di-albola/#respond Thu, 05 Sep 2024 12:22:39 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6313 A partire dal 9 settembre al Castello di Albola di Radda in Chianti (SI) vi aspetta una mostra che coniuga arte e il piacere della convivialità, degustando un buon bicchiere di vino. Nella suggestiva cornice delle splendide colline tra Siena e Firenze si svolgerà la seconda edizione della mostra Dialoghi Paralleli con le opere di …

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A partire dal 9 settembre al Castello di Albola di Radda in Chianti (SI) vi aspetta una mostra che coniuga arte e il piacere della convivialità, degustando un buon bicchiere di vino.

Nella suggestiva cornice delle splendide colline tra Siena e Firenze si svolgerà la seconda edizione della mostra Dialoghi Paralleli con le opere di  Vittoria Palazzolo e Alain Bonnefoit .

Castello di Albola è un borgo medievale situato in Toscana nel cuore del Chianti Classico dove vengono prodotti vini d’eccellenza, chiamati dagli appassionati “Wines of Altitude” per l’altitudine dei vigneti.

Castello di Albola https://albola.it oltre ad essere un luogo spettacolare è anche un’azienda con una tenuta impegnata a contribuire attivamente al benessere sociale e alla protezione dell’ambiente in cui opera. E’ infatti cominciato nel 2016 il processo di conversione al BIO grazie al quale vengono prodotti i suoi vini biologici.

All’interno della tenuta, le opere di Vittoria Palazzolo e Alain Bonnefoit sono veri e propri “Dialoghi Paralleli” diversi tra loro ma  che grazie alla propria vicinanza si arricchiscono . Castello di Albola ospita questo dialogo artistico arricchicchendo anche l’esperienza estetica del visitatore . 

I Dialoghi Paralleli, sono espressioni differenti di due diverse menti creative.

“La Toscana è famosa per i propri paesaggi suggestivi, la sua ricca storia e cultura e il suo patrimonio enogastronomico. Esporre le opere in una cornice così suggestiva, come quella di Castello di Albola, amplifica l’impatto emotivo dell’arte, creando una sinergia attiva e dinamica, tra il contesto naturale e culturale e le opere esposte. Integrare la fruizione dell’arte e l’esperienza di degustazione del vino dà vita ad un ambiente multisensoriale . 

Il processo stesso di produzione del vino può essere considerato un’arte: dalla coltivazione delle vigne alla vinificazione, ogni fase richiede una maestria che può essere paragonata alla creazione artistica. I vignaioli, con la loro dedizione e competenza, “dipingono” il territorio attraverso il vino, esprimendo la storia, il clima e le caratteristiche uniche“.

Il contrasto apparente tra la modernità delle opere e la dimensione tradizionalmente agreste del vino, dà vita ad interessanti conversazioni estetiche e concettuali, Dialoghi Paralleli appunto.

L’arte e il vino sono entrambi legati intimamente alla cultura e al piacere. 

Mi piace pensare che le curve delle donne che dipingo e le rotondità dei vini che bevo risveglino in me e in coloro con cui le condivido un’emozione memorabile. 

molti aspetti che legano la sua storia alla Toscana e da oggi anche al Castello di Albola.

Alain Bonnefoit


gli artisti Fabio Calvetti & Armando Xhomo, che hanno presentato a Castello di Albola le proprie opere in occasione della prima edizione, quest’anno ritornano come curatori del nuovo progetto espositivo. 

Alain Bonnefoit nasce nel 1937 a Parigi nel quartiere di Montmartre eredità artistica lasciata da Amedeo Modigliani, Georges Braque, Fernand Léger, Joan Mirò, Salvator Dalì

dopo un duro periodo di formazione tra Parigi e Bruxelles si trasferisce in Italia 

Negli anni 70 Alain amava dipingere paesaggi trovando nella Maremma le luci ed i colori che Vincent Van Gogh aveva cercato in Provenza ma il paesaggio, così statico, non gli bastava e cominciò a lavorare con la modella e a rappresentare ‘L’éternel féminin’ e l’‘Univers de Vénus’ per i quali è conosciuto oggi nel mondo.

Nel 1975 si installa nella campagna di Certaldo, città che gli concederà la cittadinanza onoraria. L’artista alterna periodi dell’anno vissuti in Toscana con altri a Parigi e rapidamente consolida la sua fama attraverso memorabili esposizioni in gallerie e musei di tutto il mondo. I suoi innumerevoli viaggi in Giappone gli hanno permesso di avvicinarsi alle filosofie orientali ed ai segreti della tecnica sumi-é nella quale è Mestro.

Bonnefoit è sempre tornato nella Toscana che lui definisce il suo “paradiso” del suo amore per la convivialità  per la cucina e per il vino! 

il vino come metafora della vita e condivisione dell’amicizia intorno ad una tavola.”

Vittoria Palazzolo  Nata a Torino nel 1965, vive a Vogogna (VB) e lavora a Domodossola e Verbania Intra (VCO).

Dopo  il Liceo artistico frequenta per oltre dieci anni lo studio del Maestro Cleo Zanello – allievo di Felice Casorati e Almerico Tomaselli – che riconosce in lei un entusiasmo genuino e sincero per la pittura proponendole di diventare sua assistente. L’espressionismo astratto diventa la sua cifra stilistica, in una miscela di colori apparentemente lasciati al caso ma in realtà guidati dall’energia e dalla tenacia: i suoi dipinti infondono all’osservatore gioia e voglia di vivere. I soggetti spaziano dai nudi agli astratti, ai ritratti, alle figure, mentre le tecniche variano dagli acrilici su tela all’alta pasta, al carboncino, ai pastelli, a volte con l’intervento del fuoco o l’uso del cacciavite. 

Ha partecipato a numerose mostre e rassegne, personali e collettive, in Italia e all’estero tra le quali per esempio, quelle organizzate presso il Museo di Tirana, il Museo Leonardiano di Vinci e Palazzo Medici Riccardi. Un’ artista che si è ormai ritagliata un ruolo di rilievo nel panorama contemporaneo.

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120% Lino charme alla Fitzcarraldo https://www.fashionlifemagazine.com/120-lino-charme-da-fitzcarraldo/ https://www.fashionlifemagazine.com/120-lino-charme-da-fitzcarraldo/#respond Sun, 18 Aug 2024 13:00:42 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6228 120% Lino è un brand che riesce a riavvicinare l’eleganza senza tempo alla vita di tutti i giorni e a riavvicinare al lino coloro che temono che questo tessuto possa infastidire la pelle. 120% Lino è un brand rivoluzionario che stravolge un pregiudizio corrente e valorizza uno stile sobrio e sexy al contempo. Concepito negli anni…

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120% Lino è un brand che riesce a riavvicinare l’eleganza senza tempo alla vita di tutti i giorni e a riavvicinare al lino coloro che temono che questo tessuto possa infastidire la pelle. 120% Lino è un brand rivoluzionario che stravolge un pregiudizio corrente e valorizza uno stile sobrio e sexy al contempo.

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Concepito negli anni 80 dal designer Alberto Peretto trae ispirazione dal protagonista dell’omonimo film Fitzcarraldo, con Klaus Kinski.Il celebre regista  Werner Herzog creò un capolavoro del cinema ma anche un’icona di stile associata al lino. Fitzcarraldo indossa una giacca  di lino destrutturata, quella che ha illuminato Peretto.Ma non è soltanto il film a stimolare la nascita di 120% lino, collezione uomo e donna. https://eu.120percento.com

 Peretto trova una giacca simile al mercato di Camden Town in uno dei suoi viaggi dal tessuto incredibilmente morbido. Sarà il punto di partenza per l’avvio di una collezione senza compromessi: ecologica, sostenibile, elegante, essenziale, sensuale nella sua sobrietà e nella grazia delle sue forme, giocosa nelle stampe.

Al momento il marchio produce solamente la collezione estiva che lo ha sempre caratterizzato, con piccoli drop in occasione dell’inverno.

Ogni pezzo fatto in puro lino tinto in capo  è confortevole al fit, ipoallergenico, e diventa ancora più morbido all’uso.

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La collezione 120% Lino è versatile da indossare al mare in spiaggia , agli aperitivi al tramonto in città per andare in ufficio e in ogni momento si abbia voglia di un look semplice capace comunque di distinguersi.

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I negozi di 120% Lino

Milano – Corso Garibaldi/Corner Via Marsala 13

Santa Margherita Ligure – Piazza Vittorio Veneto, 7

St. Tropez – Le Grande Passage, 5 rue Allard

Noventa di Piave Designer Outlet – Via Marco Polo, 1

Scalo Milano Outlet & More Via Milano, 5 – Unità 95 Locate di Triulzi

Franciacorta Village Via G. B. Moroni, 4 – Unità R28c Rodengo Saiano, Brescia

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Contrattino, il drink firmato Antonino Cannavacciuolo https://www.fashionlifemagazine.com/contrattino-il-drink-firmato-antonino-cannavacciuolo/ https://www.fashionlifemagazine.com/contrattino-il-drink-firmato-antonino-cannavacciuolo/#respond Tue, 30 Jul 2024 08:18:51 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=6122 Antonino Cannavacciuolo firma un Contrattino, ready to drink rinfrescante a basso contenuto alcolico. Contrattino, la nuova generazione di Casa Contratto Contrattino è la nuova generazione dai suoi predecessori che sono stati immessi sul mercato dagli anni ’30 dalla casa madre CONTRATTO, cantina vinicola fondata a Canelli nel 1867 https://www.contratto.it/CONTRATTO BITTER (1933) e CONTRATTO APERITIF (1935)…

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Antonino Cannavacciuolo firma un Contrattino, ready to drink rinfrescante a basso contenuto alcolico.

Contrattino, la nuova generazione di Casa Contratto

Contrattino è la nuova generazione dai suoi predecessori che sono stati immessi sul mercato dagli anni ’30 dalla casa madre CONTRATTO, cantina vinicola fondata a Canelli nel 1867 https://www.contratto.it/CONTRATTO BITTER (1933) e CONTRATTO APERITIF (1935) . Ma è solo un anno dopo che nasce quello che possiamo definire l’antenato dei moderni ready to drink, L’APERITIVO TONIC NORMAL G. CONTRATTO CANELLI. Il successo è immediato e negli anni ’50 arrivano anche le declinazioni TONIC NORMAL e TONIC BITTER, reclamizzati come “gli aperitivi degli intenditori”, oggetto di un’iconica campagna pubblicitaria dell’artista Mario Gros.

Contrattino Aperitivo Bitter 

Contrattino propone un prodotto biologico, dal basso tenore alcolico, elegante e fresco dal packaging accattivante.

Un’elegante bottiglia in stile Art Déco da 20 cl, una gradazione alcolica del 5,5%, una gradevole sensazione rinfrescante e floreale. È questo l’identikit del nuovo aperitivo dell’estate, creato da Paolo Dalla Mora imprenditore già fondatore di Gin Engine, Vermouth  & Bitter Strucchi e Sgrappa, Giorgio Rivetti, proprietario di Contratto e Luca Gargano, presidente di Velier. Una compagine di imprenditori di successo a cui da oggi si aggiunge lo chef Antonino Cannavacciuolo, che ha deciso di sposare un progetto che lo vede al suo debutto nel mondo del beverage. 

Che sapore ha Contrattino

Contrattino regala una percezione dolce ed equilibrata e una parte amaricante variegata. La sua parte floreale è piacevole e decisa. Il colore rosa è assolutamente naturale e gli è donato dal succo concentrato di carota nera. 

 

L’aperitivo biologico

Contrattino è preparato con zucchero di canna biologico, aromi naturali di piante officinali e agrumi. La gradazione del 5,5% deriva da alcol biologico. 

Il perfect serve è liscio freddo senza ghiaccio, liscio in bottiglia con ¼ di fetta d’arancia (versione birretta) e versione 1×2 (due bicchieri, un contrattino e vino spumante) con metà Contrattino (10 cl) e metà vino spumante (10 cl).

Distribuito da Velier https://www.velier.it/

 

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Vivi  il  Menù Zero per la Giornata della Gastronomia Sostenibile https://www.fashionlifemagazine.com/vivi-il-menu-zero-per-la-giornata-della-gastronomia-sostenibile/ https://www.fashionlifemagazine.com/vivi-il-menu-zero-per-la-giornata-della-gastronomia-sostenibile/#respond Sun, 16 Jun 2024 08:47:52 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=5574 Vivi Le Serre ha creato il  Menù Zero per la Giornata della Gastronomia Sostenibile “Agisci: pensa globalmente, mangia localmente” è il messaggio diffuso dalla Giornata della Gastronomia Sostenibile,  ovvero  l’importanza di una cucina che tenga conto della provenienza degli ingredienti, dei sistemi di coltivazioni del cibo e di un consumo responsabile. Il  messaggio è sicuramente…

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Vivi Le Serre ha creato il  Menù Zero per la Giornata della Gastronomia Sostenibile

Se siete a Roma il 18 giugno Vivi  le Serre https://www.vivileserre.com è la scelta più sostenibile e fancy per un pranzo e per una cena. Nella Giornata della Gastronomia Sostenibile, indetta dall’ONU, Vivi Le Serre a Montemario  ha pensato al “menù zero” ideato dallo chef Fabio Barberini che  esprime l’amore per il pianeta.
Vivi, Food & Lifestyle brand  e azienda BCorp promuove “healthy food” nella capitale sin dalla sua apertura nel 2018. 
Situate tra natura ed arte, le sedi di Vivi sono  ‘oasi urbane’ dall’atmosfera informale, leggera e bucolica. Da Vivi Le Serre si parte dalla colazione già con un pensiero rivolto alla bellezza.



ViVi è un’esortazione, una passione per il cibo biovizioso e la vita all’aria aperta, per la condivisione dei più sfrenati piaceri del palato e per uno stile di vita sano e naturale. Siamo nati in un parco e ci portiamo dentro il verde degli alberi e l’amore per la natura, la passione per il cibo biologico e la gioia di stare insieme

“Agisci: pensa globalmente, mangia localmente” è il messaggio diffuso dalla Giornata della Gastronomia Sostenibile,  ovvero  l’importanza di una cucina che tenga conto della provenienza degli ingredienti, dei sistemi di coltivazioni del cibo e di un consumo responsabile. Il  messaggio è sicuramente allineato con la filosofia di Daniela Gazzini e Cristina Cattaneo, fondatrici di Vivi, Food & Lifestyle brand e di Borboletta, il marchio biologico di biscotti e dolci artigianali ad impatto zero. Per la pasticceria Vivi usa solo ingredienti biologici e naturali, con opzioni vegane Tra i prodotti golosi  ci sono  Diamantilli, gli Zenzerini, le Ciambelline, i Baci di Dama, gli Ave Cocco, i Cookies, il Crumble di Mele vegano, la Torta al Cioccolato vegana, la Cheese Cake cotta in forno, la Carrot Cake con farina di riso e la Crostata artigianale alle Amarene brusche di Modena IGP senza latte. I packaging utilizzati sono al 100% riciclabili

Vivi, Food & Lifestyle brand , collabora con diversi produttori locali certificati biologici. Come  l’azienda Agricola Boccea (a soli 15 km da VIVI – Le Serre), i polli e le uova dell’azienda Claudio Olivero, l’olio extravergine di oliva dell’azienda pugliese Eredi Perrone (D.O.P. Terra di Bari), il caffè biologico Mogi di Monica Forcella. 

Tra i vini biologici Made in Italy, l’azienda Monterò (Toscana), la Tenuta Principe Alberico (Lazio) e la Cantina Colterenzio (Alto Adige). 

La scelta è bio o comunque da agricolture alternative d’eccellenza, attente alla sostenibilità e alla salute degli animali. Tra queste il pesce certificato ASC (proveniente da allevamenti ittici responsabili) e MSC (proveniente da pesca sostenibile) e le insalate di campo selvatiche del giovanissimo Lorenzo Maggi dall’orto Clapi che coltiva nella sua ‘microfattoria rigenerativa’ presso la riserva di Martignano. 

Il riso, è italiano, Riso Apollo di alta qualità. 

La cucina VIVI è 0 Waste sempre 

  • le bucce di cipolla e carote, le foglie di sedano, i gambi del prezzemolo e altri vegetali insaporiscono il brodo di verdure
  • Gli scarti del pesce, dei crostacei e delle carni diventano rispettivamente dei gustosi fumetti, bisque e fondi fatti in casa
  • Altri scarti come le bucce del pomodoro e della carota vengono essiccati, così come le foglie del sedano, per poter poi fare i sali aromatici VIVI. Macerati invece diventano deliziosi sciroppi. 

I locali  Vivi si trovano in contesti di charme a Roma. Parchi, musei, teatri e palazzi del centro storico di Roma sono stati scelti da Daniela e Cristina per aprire i locali VIVI. VIVI – Villa Pamphili nel parco da cui prende il nome, primo locale ad essere inaugurato; VIVI – Piazza Navona presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi; VIVI – Piazza Venezia a Palazzo Bonaparte Vivi Le Serre MonteMario. 

Il menù zero waste VIVI – Le Serre, botanical garden restaurant,

  • Gyoza ripieno di battuto di erbette selvatiche e zenzero, demi-glace di verdure bio 15 euro
  • Gnocchetti di pane con pesto di ortica e olio al picciolo di pomodoro 14 euro
  • Ventresca di tonno rosso, salsa di arancia fermentata, chips di bucce di patata bio
    22 euro
  • Biancomangiare, sciroppo di lime, confit di bucce d’arancia, croccantino di mandorle caramellate
    8 euro

Vivi Le Serre

Via Decio Filipponi, 1 – Roma
Tel +39 06 839 869 29

aperti il lunedì dalle 12.00 alle 24.00
dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 24.00
Prenotazione richiesta solo per brunch, pranzo e cena
leserre@vivi.it

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Orticola 2024, generazione G https://www.fashionlifemagazine.com/orticola-2024-generazione-g/ https://www.fashionlifemagazine.com/orticola-2024-generazione-g/#respond Sun, 05 May 2024 15:17:35 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=5281 G come Giardiniere o come giovane giardiniere. La ventisettesima edizione di Orticola va  in scena a Milano, da giovedì 9 a domenica 12 maggio ai Giardini Pubblici Indro Montanelli.  In fondo la Terra  deve esser vista come il nostro giardino che altro non è che “un giardino planetario” di cui tutti siamo giardinieri! Dal pensiero…

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G come Giardiniere o come giovane giardiniere. La ventisettesima edizione di Orticola va  in scena a Milano, da giovedì 9 a domenica 12 maggio ai Giardini Pubblici Indro Montanelli.


Generazione G: Giovani Giardinieri crescono è il tema di Orticola 2024 . I giovani, che rappresentano  il futuro,  possono imparare a prendersi cura del pianeta, imparare che ciascuno di noi è responsabile del proprio habitat, 

 In fondo la Terra  deve esser vista come il nostro giardino che altro non è che “un giardino planetario” di cui tutti siamo giardinieri!

Dal pensiero di Gilles Clément, uno dei più influenti paesaggisti, si trae spunto per arricchire di amore e bellezza il nostro pianeta, anche con le piante

Ecco quindi in mostra a Orticola 2024 tanti giovani, vivaisti, espositori, giurati, paesaggisti, designer, studenti, giardinieri che presentano e raccontano tutto ciò che può interessare ai loro coetanei,

Orticola è il salotto dei vivaisti. Ci sono quelli che partecipano all’evento per la prima volta con Orticola 2024 come

 GEA | Green Ever After di Gabriele Cantaluppi, con il giglio del Perù,e Aspidistra, la pianta di ferro; 

Andrea Sebastiano Sarli di Clinica Botanica, un vivaio sostenibile che promuove piante e fiori recuperati, autoctone e alloctone

 Simone Lefevre del vivaio Fiorichiari che presenta Iris ‘Rosalie Figge’, una iris barbata alta e Luca Recchiuti dell’Azienda Agricola Le Muse con le sue piante tropicali e subtropicali. 

…e quelli presenti alla mostra-mercato già da diversi anni, come

Daniele Righetti di Stranger Plants con la sua collezione di curiose piante carnivore del genere Sarracenia,

 Valerio Guidolin di Diflora che propone una nuova serie di Dionaea, carnivora

 Guido Agnelli di Meriania insieme alle sue caratteristiche piante tropicali e Cristina Munegato del Vivaio Fior di Rosa con la sua collezione di rose antiche. 

Alice Cappellini del Vivaio Lazzaro Cappellini che allestisce l’ingresso di Palazzo Dugnani e Sole Gastini con il Vivaio Anna Peyron

Tra gli espositori  di Orticola 2024

presenti per la prima volta Nicolò Gaetani di ErbeLuna che distilla oli essenziali e Marzia Gullino di Plantanova che lavora fiori secchi e li fa diventare ornamenti. 

La mostra mercato che colora la città collabora anche con le scuole.

A Orticola 2024 è prezioso il contributo dei giovani studenti provenienti dalla Fondazione Minoprio ITS , che gestiscono le visite guidate con il pubblico e giocano con i visitatori alla Caccia al Tesoro. 

La Società Italiana della Camelia APS con Marco Beck Peccoz fotografo e l’Istituto Comprensivo Scuola Primaria Pisacane e Poerio di Milano, fanno fiorire le camelie anche a maggio!Tante camelie colorate, disegnate come boutonnières, sono applicate a sagome surrealiste abbellite con fantasie floreali animando i personaggi di Magritte.

Orticola è …piante strane

Preparatevi ad ammirare  piante strane, curiose e  rare come  Podocarpus henkelii, una conifera che proviene dal Sud Africa presente da Renato Ronco Vivaio Torino, un albero sempreverde elegante e a crescita lenta. 

Passiflora contracta, una rara specie variabile endemica della foresta pluviale tropicale del Brasile,

Rumex scutatus, una pianta spontanea che cresce in ghiaioni calcarei, originaria dell’Europa meridionale e delle zone subsiberiane, che ha proprietà medicinali 

Inoltre per la prima volta in vendita in Italia da Rosso Tiziano una rarità: la Ladevèze Sanfron Tea’

Un’altra chicca da non perdere sono le piante della California in esposizione da Pépiniére Botanique de Vaugines. 

Il Peccato Vegetale espone piante simil grasse che sono facili da coltivare

ll Giardino Vivace presenta il progetto ‘aiuola vivace’ per dare alla generazione G la possibilità di creare, seguendo i consigli presenti sul sito www.aiuolavivace.it e grazie a un kit, un’aiuola composta da erbacee perenni e graminacee ornamentali. 

Eutrema japonicum Il ravanello giapponese con la cui radice si prepara il wasabi, nello stand di Davide Bacci.
E ancora il fumetto che insegna: Le avventure di Piantino, la pianta preferita da Piante Innovative che sotto forma di un delizioso fumetto a puntate, racconta la sua vita e i suoi “problemi esistenziali” su www.pianteinnovative.it. 

Orticola è …FuoriOrticola

FuoriOrticola si apre al pubblico lunedì 6 maggio e prosegue nel mese con una serie di eventi diffusi che coinvolgono musei, ville, giardini, orti con aperture straordinarie, eventi in esclusiva, ingressi scontati e gratuiti, e poi i tanti negozi con vetrine eccentriche, le “Vetrine Fiorite”create da 28 Floral Designer 

Dall’8 al 11 maggio è avviato il contest per cui tutti possono scegliere la vetrina preferita in due modi: scattando una foto alla vetrina che piace di più e pubblicandola in un post su Instagram con l’hashtag #fuoriorticola2024 oppure votare, in base al proprio gradimento personale, la foto preferita direttamente dalla gallery visibile su www. orticola.org.


Le informazioni relative al contest saranno postate su Instagram fuoriorticola_official e sul sito www.orticola.org. 

I luoghi
Civico Planetario Ulrico Hoepli  che per la prima volta propone un’ apertura straordinaria al “Giardino delle stelle”, Castello Sforzesco, Museo del Novecento, GAM Galleria d’Arte Moderna, Museo Bagat- ti Valsecchi, Orto Botanico di Brera, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, Museo Poldi Pezzoli, Triennale, MUDEC, Casa Museo Boschi Di Stefano, Fondazione Luigi Rovati, Museo del Risorgimento, Galleria Salamon, Palazzo Morando, MuBa, Museo Botanico Aurelia Josz, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Palazzo Reale, Gallerie d’Italia. Le Gallerie d’Italia ospiteranno quest’anno il finissage del FuoriOrticola in occasione della mostra Hug me sabato 18 e domenica 19 maggio. Al Museo di Storia Naturale è in esposizione “Botanica Illustrata”

FuoriOrticola è anche  … FuoriMilano

Fuori Orticola va in scena sul Lago di Como a

Villa Melzi d’Eril di Bellagio, Villa Carlotta di Tremezzina , Villa Monastero di Varenna , Villa del Grumello dove troverete ingressi scontati e gratuiti, mostre, percorsi sensoriali e passeggiate storico culturali 

E per la prima volta Fuori Orticola coinvolge il Lago Maggiore: aprono i loro giardini ai visitatori di Orticola, le Isole Borromeo.

Fuor Oricola viaggia anche in Emilia-Romagna con visita al Castello di Grazzano Visconti e

in Piemonte, con visita al  Castello di Miradolo a San Secondo di Pinerolo, a Villa Anelli a Oggebbio in provincia di Verbania e al Castello di Montecavallo a Vigliano Biellese per la mostra “Spiriti del tempo”. 

Orticola 2024 ha tanti partners che la sostengono a dimostrazione di una sensibilità importante verso il mondo delle piante e dei fiori.

Ne citiamo alcuni

Brandart, azienda leader nei sistemi di packaging rinfresca il look del servizio consegna piante con nuovi maxi-borsoni in cotone écru, capienti e sostenibili, e i pratici Grembiuli di Servizio indossati dallo staff 

YC|WHYCI Milano,  firma le t shirt in cotone écru ed è sinonimo di un rigoroso etico Made in Italy. 

Santa Margherita Gruppo Vinicolo, è wine partner Orticola di Lombardia da molti anni e con Cà Maiol, brand lombardo del Gruppo sostiene una viticoltura responsabile che punta a promuovete il territorio del Lago di Garda. 

Fonte Plose, è water partner

 Menabrea lancia per  Orticola una nuova bottiglia in limited edition, che riproduce l’immagine della 27° edizione della mostra mercato. 

Il Ristorante Gardenia di Caluso con la chef stellata Mariangela Susi-gan racconta il  carpe diem dell’orto e del territorio selvatico, la cultura delle erbe spontanee per una ristorazione potager.

Gay-Odin come brand icona del più raffinato cioccolato,

La Focaccieria  Fiordiponti dal 1982. di Santa Maria Ligure con pv anche a Milano.

Orticola nel mondo 

Dopo la Gran Bretagna nel 2022 e il Giappone nel 2023, la Svizzera conferma la sua presenza all’edizione Orticola 2024. Il Consolato Generale di Svizzera a Milano ha concesso il suo patrocinio alla mostra-mercato, insieme a Swiss Cham- ber, Camera di Commercio Svizzera in Italia e a Svizzera Turismo, l’ente per la promozione del turismo elvetico. 

E per ricordare maggio e i fiori in modo gourmet Blu Rhapsody ha pensato a boccioli di pasta per fare composizioni originali e condite a piacerehttps://blurhapsody.com/


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Una storia di eccellenza: l’agricoltura Bio di Nonno Andrea https://www.fashionlifemagazine.com/una-storia-di-eccellenza-lagricoltura-bio-di-nonno-andrea/ https://www.fashionlifemagazine.com/una-storia-di-eccellenza-lagricoltura-bio-di-nonno-andrea/#respond Fri, 29 Apr 2022 15:20:08 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=1885 Nonno Andrea, una realtà agricola che ha saputo volare oltre i confini del Veneto rimanendo però ben salda ai suoi valori chiave: stagionalità, amore per il territorio e biodiversità. Oggi più che mai siamo consapevoli di quanto sia fondamentale l’alimentazione per la nostra salute, e alla base di uno stile di vita sano vi è…

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Nonno Andrea, una realtà agricola che ha saputo volare oltre i confini del Veneto rimanendo però ben salda ai suoi valori chiave: stagionalità, amore per il territorio e biodiversità.

Oggi più che mai siamo consapevoli di quanto sia fondamentale l’alimentazione per la nostra salute, e alla base di uno stile di vita sano vi è sicuramente il consumo di frutta e verdura. Ma cosa scegliere? Dove sceglierlo? E quando?

Sicuramente questo biennio (ormai quasi triennio) pandemico ha aumentato la nostra consapevolezza a riguardo della spesa agroalimentare e sono spopolate numerose realtà locali, che privilegiano concetti come il “bio”, la stagionalità e la qualità dei prodotti coltivati.

Si pone più attenzione, quindi, al “chilometro zero”, all’acquisto di frutta e verdura in base alla stagionalità e a cosa ha da offrire il territorio d’origine e si favoriscono gli alimenti che, nella loro coltivazione e/o produzione, rispettino l’ambiente, attraverso una filiera corta e sostenibile, volta a diminuire l’inquinamento.

Fra le numerose realtà che si sono sviluppate negli ultimi decenni spicca Nonno Andrea, un’azienda agricola veneta, situata nella provincia di Treviso. Un’attività completamente a conduzione familiare, che vanta 30 anni di esperienza e che adotta come key values concetti quali la genuinità dei prodotti, la tutela dell’ambiente e la salvaguardia del territorio in cui opera.

Il fine ultimo di Nonno Andrea è proprio quello di creare consapevolezza per un’alimentazione sana ed uno stile di vita in armonia con la natura, attraverso un’agricoltura bio e biodiversity friend.

confetture
Biscotti di Nonno Andrea

Da piccola realtà locale, Nonno Andrea ne ha fatta tanta di strada in tre decadi di storia, tanto da espandersi in tutto il territorio nazionale e non solo. Sono centinaia, infatti, i punti vendita in cui si trovano i loro prodotti – fra cui La Rinascente Milano – ed i loro vasetti sono distribuiti in ben 15 paesi esteri.

Ma quali sono le principali attività di Nonno Andrea? La prima è sicuramente l’azienda agricola, che vanta la coltivazione di 65 ettari di terreno. Questa è situata fra le colline del Montello ed il fiume Piave, collocazione ideale per garantire particolari proprietà minerali ai prodotti coltivati e renderli così più saporiti. Fra le colture più conosciute vi è il Radicchio Rosso di Treviso IGP, le zucche, i pomodori, il Radicchio Variegato di Castelfranco IGP.

Dalla terra si passa poi al rapporto con il cliente – un rapporto di fiducia, a tu per tu fra produttore e consumatore – organizzato nel punto vendita dedicato, immerso anch’esso nella campagna trevigiana e realizzato con materiali naturali, con uno sguardo alla sostenibilità, al risparmio energetico ed alla logica del riuso – adottata per l’arredo.

Ma la produzione Nonno Andrea non conta solo ortaggi e frutta, nondimeno si è riuscita ad affermare al di fuori dei confini territoriali, grazie a costante ricerca e creatività, che hanno permesso la creazione dei “Vasetti”. Si tratta di composte dolci di frutta, verdure sott’olio e sott’aceto, ketchup agli ortaggi, biscotti dolci o salati, infusi oppure preparazioni di prodotti freschi e lavati, tagliati e confezionati – zuppe, insalate e contorni sono solo alcuni – insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta!

E a chiudere il cerchio vi è l’Agriturismo, un posto racchiuso nel verde, dove trovare colazioni, pause pranzo sfiziose, merende dolci e salate e aperitivi accompagnati da un buon calice di vino. Qui viene proposto un menù “dinamico”, che segue la stagionalità dei raccolti e che sposa la filosofia del no-waste e della sostenibilità ambientale.

Proprio per il suo impegno per la natura e l’ambiente, Nonno Andrea gode di numerose certificazioni, fra cui: “Biodiversity Friend” – certifica la diversità biologica presente nelle aree coltivate; la certificazione di Agricoltura Biologica, che certifica l’utilizzo di sostanze di origine organica e naturale in tutte le attività colturali; la certificazione di Identificazione Geografica Protetta, come quella per il Radicchio Rosso di Treviso. 

Che dire quindi su Nonno Andrea, se non che è una piccola-grande realtà di eccellenza, un angolo di paradiso circondato dal verde, che da Treviso ha saputo spingersi oltre i propri confini, senza perdere l’essenza delle proprie radici e delle proprie origini, bensì sapendoli valorizzare e diffondere con orgoglio e passione a livello internazionale.

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Gucci sul podio della sostenibilità https://www.fashionlifemagazine.com/gucci-sul-podio-della-sostenibilita/ https://www.fashionlifemagazine.com/gucci-sul-podio-della-sostenibilita/#respond Tue, 26 Apr 2022 14:42:57 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=1882 L’Italia si guadagna un posto sul podio della sostenibilità come secondo paese tra i principali produttori per quanto riguarda la moda. Il primato Nel lusso, il primato va alla maison fiorentina Gucci che ha lanciato anche un nuovo logo per ribadire il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità economica e della responsabilità sociale, ma nella Top…

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L’Italia si guadagna un posto sul podio della sostenibilità come secondo paese tra i principali produttori per quanto riguarda la moda.

Il primato

Nel lusso, il primato va alla maison fiorentina Gucci che ha lanciato anche un nuovo logo per ribadire il proprio impegno nell’ambito della sostenibilità economica e della responsabilità sociale, ma nella Top 10 della classifica generale c’è anche Ovs al quinto posto.

Sul podio della classifica stilata dalla società di consulenza strategica, che valuta gli sforzi dei brand per estendere il ciclo di vita dei prodotti, restano Patagonia, The North Face e Levi’s.
Questo secondo il Circular Fashion Index 2022 di Kearney.

La classifica, si legge in una nota, ha riguardato quest’anno 150 marchi globali che rappresentano 20 paesi e 6 segmenti: sport e outdoor, intimo e lingerie, lusso, lusso premium/abbordabile, mass market e fast fashion.

Il risultato generale sull’impegno sostenibile è ancora in salita per l’industria della moda che fatica a raggiungere la sufficienza (3 punti su 10). Solo il 7% dei brand, infatti, impiega oggi regolarmente materiali riciclati a fronte di un 39% che non li utilizza e un 54% che li usa esclusivamente per dettagli o prodotti selezionati.

Anche la comunicazione sulla cura del prodotto o consigli “etici” di utilizzo resta di nicchia: solo il 46% dei brand fornisce approssimativamente questi dettagli alla propria clientela, mentre il 44% non lo fa affatto.

Dei 150 marchi monitorati il 35% è made in Germania, Francia e Italia.

Resta fuori dalle prime posizioni la Francia che tuttavia raggiunge complessivamente, con i suoi 22 marchi, il punteggio più alto nel CFX (3.65), seguita dall’Italia (2.95) e Germania (2.63), con Esprit al quarto posto, Adidas nel primo quartile e Hugo Boss nel secondo.

Gli Stati Uniti hanno un punteggio medio di 2.95 e dei rimanenti 16 paesi la Svezia è quello che ha ottenuto il punteggio migliore (grazie a Lindex), seguita dal Canada (con Lululemon) e Regno Unito (con Burberry).

Fonte Marketing Journal

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Quando le luxury bags diventano accessibili e sostenibili https://www.fashionlifemagazine.com/sisterly-quando-le-luxury-bags-diventano-accessibili-e-sostenibili/ https://www.fashionlifemagazine.com/sisterly-quando-le-luxury-bags-diventano-accessibili-e-sostenibili/#respond Fri, 25 Feb 2022 18:02:36 +0000 https://www.fashionlifemagazine.com/?p=1685 “Noleggiare non è mai stato così comodo, cool, conveniente… e sostenibile”. Come? Grazie a Sisterly, una recente startup progettata e fatta diventare realtà da una coppia – professionale e di fatto – di due ragazzi giovanissimi, talentuosi e determinati.  Noi di Fashion Life Magazine abbiamo avuto modo di fare una chiaccherata con Beatrice Pedrali e…

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“Noleggiare non è mai stato così comodo, cool, conveniente… e sostenibile”.

Come?

Grazie a Sisterly, una recente startup progettata e fatta diventare realtà da una coppia – professionale e di fatto – di due ragazzi giovanissimi, talentuosi e determinati. 

Noi di Fashion Life Magazine abbiamo avuto modo di fare una chiaccherata con Beatrice Pedrali e Gianluca Belotti e scoprire meglio questa nuova realtà completamente peer-to-peer e fortemente sostenibile.

Partiamo dal principio: cos’è Sisterly? E come nasce l’idea di creare questa piattaforma? 

Ci piace definirci come la prima piattaforma italiana per noleggio di borse e accessori di lusso, completamente peer-to-peer. Quindi, sono gli utenti stessi che, da un lato, caricano le borse per noleggiarle – chiamate Lender Sisters – e, dall’altro, abbiamo le Borrower Sisters, ovvero tutte coloro che possono usufruire di queste borse per un tempo limitato ad un prezzo accessibile.

Il valore minimo di una borsa che accettiamo sulla piattaforma è di €550, pertanto vi è una scrematura di alcuni brand, volta a proporre alle Sisters un’offerta di borse esclusive, come mini clutch di brand iconici o borse di Hermès, Dior, Chanel e così via.

Altro punto focale della nostra attività è il forte senso di community: da qui, infatti, nasce il nome “Sisterly”. Come quando le sorelle si scambiano il guardaroba, borse ed accessori, noi desideriamo creare ed offrire lo stesso senso di condivisione fra le nostre utenti. E non solo una condivisione di borse, ma anche di consigli e passioni. Spesso ci capita, infatti, una Sister che ci chiede: “ho questo abito, che borsa posso abbinare?”. 

Per questo vogliamo implementare un vero e proprio forum all’interno della nostra App – chiamato “Sister Talks” – nel quale le nostre utenti possono chiedere consigli ad altre Sisters.

Come nasce l’idea di Sisterly?

Nasce da una mia necessità personale e da quella di tante altre ragazze, che desiderano avere tante borse, ma non puntano all’acquisto delle stesse. Durante il Master in Bocconi di Imprenditorialità e Strategia Aziendale – dove io e Gianluca ci siamo conosciuti – avevamo un laboratorio di creazione di start-up nel quale ogni partecipante/gruppo doveva portare un’idea di business e svilupparne il progetto. La mia idea, ovvero Sisterly, è stata quella vincente e ad essa è stato assegnato un budget. Finito il Master, io e Gianluca abbiamo detto: “Perché non provarci?”. Così, a partire da maggio/giugno dell’anno scorso abbiamo iniziato a lavorarci e ad efficientare l’idea, in modo da renderla realtà

Perché Sisterly può definirsi una realtà che incentiva il consumo sostenibile? 

Partendo dal presupposto che la moda è il secondo settore più inquinante al mondo, con Sisterly – rientrando nella sharing economy, nella moda circolare – cerchiamo di valorizzare al massimo la questione sulla sostenibilità. Infatti, invece, che incentivare l’acquisto di un bene – che magari viene utilizzato di rado per poi essere abbandonato nell’armadio – proponiamo una “seconda vita” agli accessori di lusso. 

Una novità nel nostro sito è la presenza di un algoritmo che calcola l’impatto ambientale che ha il noleggio rispetto all’acquisto. Questo si basa su due variabili, ovvero il valore della borsa (in €) ed il materiale della stessa (ad esempio, pelle). Il risultato indica quanto sto risparmiando in termini di km in auto e in alberi non abbattuti. 

Oltre a ciò, abbiamo voluto implementare altri elementi legati al tema della sostenibilità: dal packaging compostabile con il quale vengono scambiate le borse, al fatto di essere completamente digitali e quindi paper less, sino a devolvere lo 0,5% del fatturato ottenuto tramite Stripe alla riforestazione.

Lusso ed accessibilità possono considerarsi due concetti agli antipodi: da sempre il concetto di lusso (specialmente nel settore moda) è correlato all’esclusività, al senso di privilegio nel possedere un determinato oggetto. Oggi è ancora così? È d’accordo con questa affermazione o può considerarsi un concetto antiquato?

No, non è più valida. O meglio, in alcuni settori questo (pre)concetto – forse – è ancora presente, ma la mentalità comune sta cambiando e presto non lo sarà più. 

Prendiamo come esempio il settore dell’automotive: 15 anni fa avere una Porsche era simbolo di lusso ed esclusività; oggi è un bene molto più accessibile e comune. Non perché il suo prezzo sia cambiato, bensì perché si è passati da un modello di business “di proprietà” ad uno “di possesso”, nel quale conta di più l’esperienza che si può ottenere utilizzando un determinato prodotto, sia esso un automobile o – nel nostro caso – una borsa. 

Come prova di ciò basta dare uno sguardo al mondo anglosassone, dove sono più avanti di noi in questo ambito. In questi Paesi, la sharing economy è molto più sviluppata ed è spesso assoggettata anche al luxury field.

Noi di Sisterly ci proponiamo l’obbiettivo di cambiare quest’idea di esclusività correlata ad un bene di lusso e di renderlo accessibile (dal punto di vista economico) a chiunque. 

Sisterly più che un e-shop può definirsi una community. Giusto?

Esatto. Come dicevamo prima, il forum è sicuramente un elemento che ci distingue come community: potersi scambiare consigli e pareri in merito alla moda renderà le nostre utenti sempre più “Sisters”.

Ma oltre a ciò anche il sistema di recensioni è importante: da un lato, una Lender Sister può liberamente scegliere a chi noleggiare la propria borsa sulla base del punteggio (stilato in stelle e commenti) di un’altra utente; mentre, d’altro canto, una Borrower Sister sarà molto più stimolata nel scegliere una borsa la cui proprietaria è una “Lender Pro” con account verificato. 

Tuttavia, in futuro abbiamo in mente di sviluppare Sisterly anche con un market place, nel quale (sempre le stesse utenti) possono vendere e comprare borse second hand. 

Come viene stabilito il giusto prezzo di noleggio? Viene deciso dalla Lender Sister o da Voi?

L’ultima parola spetta sempre alla Lender Sister. Noi abbiamo scritto un algoritmo che suggerisce un prezzo, il quale è basato per un 60% sul valore intrinseco della borsa e per il restante 40 sulle condizioni di mercato. Quindi, quando la potenziale Lender inserisce tutte le informazioni, noi formuliamo un prezzo suggerito (al giorno). Ovviamente, sta alla Lender stessa decidere se applicare il prezzo da noi proposto, rendere più appealing il noleggio ed abbassare il prezzo o se effettuare un lieve scrematura e noleggiare la borsa ad un prezzo superiore rispetto a quello suggerito.

Attraverso quale sistema di controllo garantite alle Borrower Sisters l’originalità delle borse presenti nella piattaforma?

Noi generalmente non garantiamo l’autenticità delle borse. Tuttavia, abbiamo strutturato ex-ante un sistema di step – o meglio di “paletti” – da compiere prima di caricare una borsa all’interno della piattaforma. Primo fra tutti è che, per utilizzare il servizio, un utente deve loggarsi con SPID o mandare il proprio Documento Stripe, quindi la sua identità deve essere certificata – e con tale identità deve firmare i termini e le condizioni della piattaforma (nei quali si dichiara che tutto ciò che viene caricato nella piattaforma è un articolo originale). 

Oltre a ciò, una borsa prima di essere caricata deve essere approvata da noi mediante un video su nostra indicazione e deve essere indicato il codice univoco della stessa. Se abbiamo dei dubbi sull’originalità della borsa, si genera un iter che ci porta a controllare la borsa dal vivo.

Una feature – opzionale – che a breve implementeremo sarà per tutte le Lender Sisters che desiderano spedirci la borsa e farla autenticare da noi – attraverso un device che si chiama Entrupy. 

Oggigiorno, nell’online è sicuramente fondamentale offrire un servizio accessorio alla vendita (in questo caso al noleggio) di eccellente qualità. Com’è organizzato il vostro sistema di consegna?

Si dirama in varie possibilità. La prima è quella del face-to-face, attraverso la quale Lender e Borrower Sister si incontrano ed avviene lo scambio della borsa. Questa formula vale soprattutto in caso di vicinanza fra le utenti e sicuramente è volta ad incrementare il senso di community. Un’alternativa è quella della spedizione tramite corriere espresso. Qui viene garantita una totale automatizzazione tramite Sisterly, che invia direttamente a casa della Lender il corriere; l’unico suo compito è quello di prendere l’etichetta e preparare il pacco. E – parlando di novità – ora stiamo implementando un servizio di rider volto a garantire la consegna immediata della borsa, nel caso in cui Lender e Borrower si trovino nella stessa città ma non possano incontrarsi.

Oltre alle borse, c’è nell’aria una futura espansione della community, mediante l’aggiunta di scarpe ed accessori?

Partiamo dal presupposto che è molto più difficile, essendo una realtà peer-to-peer, proporre il noleggio di altri tipi di beni come ad esempio le calzature e/o l’abbigliamento. Il motivo principale è sicuramente la vastità di taglie presenti nel mercato e le diverse vestibilità di tali articoli. 

Uno step futuro potrebbe essere quello di ampliare la nostra offerta con gioielli o magari set coordinati – ad esempio la borsa abbinata alla cintura, la borsa abbinata al foulard e così via.

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